Un attestato di merito di un’istituzione che arriva da molto, molto lontano, nel tempo e nello spazio: l’Accademia Tiberina. Un titolo, quello di accademico, che viene riservato solo a personalità che si sono distinte per i loro meriti nei campi della ricerca, delle arti e del sociale. In pochi possono fregiarsi di un onore simile e, fra quei pochi, ci sono anche alcune personalità della comunità italiana di Sydney che domenica scorsa, durante il Charity Lunch della Fondazione Padre Atanasio Gonelli, hanno ricevuto l’ambito riconoscimento dalle mani di chi, in Australia, rappresenta l’Accademia: Giulio Vidoni.

Ad essere premiati sono stati Frank Mirabito, Gran Maestro dell’Ordine dei Cavalieri di Malta in Australia, Frank Placanica, vice Gran Maestro dell’Ordine di Malta, Maria Stillone, che ha ritirato il titolo conferito al marito scomparso di recente, John Stillone, e Peter Maniscalco.

A impreziosire la consegna di attestati così importanti, anche la presenza di autorità italiane e australiane che hanno provveduto alla premiazione dei nuovi accademici. Fra il parterre di ospiti, infatti, c’erano il senatore italiano Francesco Giacobbe, il vice presidente del Com.It.Es. del New South Wales, Lisa Genovese, il sindaco dell’Inner West, Darcy Byrne, il ministro del Customers Service del NSW, Victor Dominello, il CEO di NSW Multicultural, Joe La Posta, l’ammiraglio della Marina militare italiana, Roberto Semi, il presidente dell’Associazione San Sebastiano Martire, Angelo Stivala, il presidente della GIA Network Domenico Stefanelli, il prof Ron Priola e padre Severino.

L’Accademia Tiberina è un’antica istituzione creata nel 1813 da quello che allora era un gruppo di privati cittadini, dotti, letterati, che risiedevano nell’Urbe, ovvero nella città di Roma, fra questi c’erano  i poeti Giuseppe Gioachino Belli e Jacopo Ferretti, lo storico Antonio Coppi, il medico patriota Pietro Sterbini e l’umanista Gaetano Celti. Lo scopo per cui fu fondato l’ente era di coltivare le scienze e le lettere latine e italiane e, particolarmente, tutto ciò che riguardava l’Urbe e gli studi storici su Roma per impegno assunto dallo stesso Coppi, Istoriografo Tiberino, di compilare una storia politico-civile (come si legge nell’Atto di Adunanza dell’11-IV-1813).
Oggi, ovviamente, i tempi sono cambiati e molte cose riguardanti la cultura e l’istruzione anche, ma gli scopi e i valori dell’Accademia restano immutati a distanza di oltre due secoli dalla sua fondazione.