MELBOURNE – Non è sempre semplice imbarcarsi in una nuova avventura, uscire dalla propria zona di comfort e mettersi alla prova con una nuova sfida. Eppure, Daniela Colavecchio sembra essere particolarmente a suo agio nell’affrontare prove e situazioni nuove, come ha dimostrato durante tutta la sua carriera da insegnante.
“Tra le cose che ho fatto, ci sono l’avvio del programma di italiano in una scuola; poi il CLIL alla St Jude’s di Langwarrin, dove ancora lavoro e ora sto iniziando nuovamente il programma di italiano alla scuola Our Lady of Fatima di Rosebud”, ha spiegato Colavecchio.
Cresciuta ascoltando e parlando italiano con il padre, l’insegnante era la piccola di famiglia, l’unica dei suoi fratelli nata in Australia. Il padre, emigrato dal Molise a metà degli anni ‘50, è stato poi raggiunto dalla moglie, dai genitori e dai figli più tardi, nel ‘62.
“Vivevo in una zona regionale del Victoria, per cui ho dovuto studiare l’italiano a distanza, per corrispondenza, per poterlo portare all’esame di maturità”, ha ricordato. Senza mai accantonare la sua lingua madre, ha aggiunto lo spagnolo e il tedesco una volta trasferitasi a Melbourne, per gli studi universitari.
Dopo la laurea, Colavecchio ha deciso di lasciare la città per rientrare a Morwell, nella La Trobe Valley, dove aveva trovato l’amore. Lì ritrova anche gli spazi aperti e la calma della campagna, rientrando nei ritmi di quelle zone rurali dove, nel 1987, ha inaugurato la sua carriera da insegnante che, escluso qualche periodo di pausa, non ha poi mai abbandonato.
“L’italiano per me è una passione”, ha spiegato Colavecchio, ricordando con piacere una delle esperienze più significative che la conoscenza della lingua le abbia regalato: il viaggio in Italia nel 2000.
“È stata la prima volta che ho viaggiato in Italia, grazie a una borsa di studio vinta con il Co.As.It. attraverso cui ho frequentato un corso di tre settimane all’Università per stranieri di Perugia. È stata per me un’occasione per viaggiare un po’ lungo la Penisola, conoscere i miei cugini e scoprire i posti dove sono nati i miei genitori”.
A quel primo viaggio ne sono seguiti altri, anche con le figlie, mentre il prossimo spera di farlo con i nipotini che, nel frattempo, hanno ingrandito la famiglia.
L’impegno che deriva dall’insegnare in due scuole non ostacola l’entusiasmo di Colavecchio, che organizza numerose iniziative per stimolare l’interesse dei suoi studenti, tra giochi e quiz, canzoni e video da ascoltare in classe.
“Spesso mi invento dei giochi concentrandomi sul vocabolario o gli argomenti che stiamo trattando in quel momento”, ha chiarito.
“L’anno scorso, poi, abbiamo partecipato per alla poster competition della Dante Alighieri e uno dei bambini della classe 3/4 ha vinto il secondo premio”, ha ricordato con orgoglio.
E, tra la preparazione di pizzelle, cavatelli e pizze, e la decorazione delle maschere di Carnevale, Daniela Colavecchio alterna l’elemento culturale e quello linguistico in questo suo viaggio di condivisione della sua passione per l’italiano.