DARWIN - Sono ripresi per la prima volta dall’era Covid i voli diretti tra il Northern Territory e la Cina, con China Southern Airlines che ha inaugurato tre collegamenti settimanali tra Darwin e Guangzhou.
Il ritorno della tratta rappresenta un passaggio simbolico e pratico per il rilancio economico del Territorio, che nell’ultimo anno ha ampliato la propria rete internazionale aggiungendo anche nuove destinazioni verso Singapore, Malesia e Indonesia.
I nuovi voli sono partiti all’inizio del mese e, secondo l’Airport Development Group (ADG), avranno una capacità complessiva di circa 52mila passeggeri l’anno. Il direttore generale esecutivo Rob Porter ha spiegato che l’avvio del servizio sta registrando segnali incoraggianti. “Le prenotazioni sono piuttosto solide e il messaggio sta arrivando”, ha detto, sottolineando il potenziale turistico di entrambe le città. Guangzhou, metropoli da oltre 30 milioni di abitanti, è uno dei principali hub aerei della Cina e una porta d’accesso verso il resto del mondo.
Anche il governo Finocchiaro ha accolto con favore il nuovo collegamento. Il ministro per le Relazioni con l’Asia, Robyn Cahill, ha definito i voli “una grande dichiarazione sullo stato della nostra economia”. Secondo Cahill, la posizione di Guangzhou come snodo globale rende Darwin molto più accessibile non solo dalla Cina, ma da numerosi mercati internazionali.
Il valore strategico dei nuovi collegamenti è stato sottolineato anche dall’ambasciatore indonesiano in Australia, Siswo Pramono, che ha evidenziato le opportunità per rafforzare il commercio regionale, in particolare nei settori minerario, dell’allevamento e del turismo. Con circa 1,7 milioni di australiani che ogni anno visitano l’Indonesia, una migliore connettività aerea può favorire flussi più diversificati oltre alle destinazioni tradizionali come Bali.
Il governo del Northern Territory sta sostenendo economicamente la rotta tramite il Territory Aviation Attraction Scheme, anche se l’ammontare del contributo pubblico resta riservato per ragioni commerciali. Cahill ha difeso l’investimento, sostenendo che per ogni turista cinese il ritorno economico per il Territorio si aggira intorno ai 3mila dollari.
In passato Darwin era collegata alla Cina tramite voli per Shenzhen operati da Donghai Airlines, sospesi nel 2020 durante la pandemia. Ora l’obiettivo è rendere il collegamento con Guangzhou stabile nel lungo periodo. “Il servizio c’è, ora dobbiamo usarlo”, ha detto Cahill, invitando cittadini e imprese a coglierne le opportunità.
Oltre a rafforzare i legami con l’Asia, i nuovi voli internazionali potrebbero avere effetti positivi anche sui collegamenti interni, storicamente problematici per costi elevati e orari scomodi. Secondo Porter e Cahill, una maggiore presenza di compagnie a Darwin potrebbe aumentare la concorrenza e migliorare l’offerta complessiva, rendendo il Northern Territory più connesso e competitivo.