ROMA - “L’Italia esca immediatamente dall’Organizzazione mondiale della sanità”. È la proposta su cui insiste la Lega, con un disegno di legge depositato al Senato.
“Confidiamo che dagli alleati ci sia condivisione”, hanno affermato il senatore Claudio Borghi e il deputato Alberto Bagnai, illustrando la posizione del loro partito in una conferenza stampa a Montecitorio, e auspicando “un effetto domino” dopo l’annuncio di Donald Trump dell’uscita degli Usa dall’Oms.
“Con gli alleati c’è confronto da tempo e ringrazio l’opera del senatore di FdI Malan, che ha sempre condiviso buona parte di queste problematiche, perché è stata strumentale per costruire la posizione non scontata dell’Italia all’ultima assemblea dell’Oms, dove non è stato approvato il trattato pandemico”, ha sottolineato il senatore leghista.
Lo stesso testo, depositato oggi al Senato, verrà presentato sotto forma di proposta di legge anche alla Camera, continua Borghi, sottolineando l’intenzione di fare “di tutto perché venga calendarizzato al più presto”.
Il senatore ricorda anche che la Lega ha già presentato, in modo “un po’ provocatorio” anche un emendamento al decreto legge Milleproroghe che consentirebbe l’uscita immediata, senza prorogare oltre la permanenza nell’Oms.
Secondo Angelo Bonelli, co-portavoce di Europa Verde e parlamentare di Avs, si tratta di un tentativo di sorpassare a destra Giorgia Meloni da parte della Lega, “sempre più legata all’internazionale nera”.
Questa posizione, evidentemente ispirata all’analogo passo compiuto da Donald Trump immediatamente dopo il suo insediamento alla Casa Bianca, secondo il parlamentare “rappresenterebbe un grave segnale di isolamento dell’Italia a livello internazionale e dai principali organismi impegnati nella tutela della salute globale”.