ROMA - A distanza di dieci mesi dal varo del Consiglio dei ministri, il 16 novembre del 2023, il Ddl sicurezza compie con successo il primo giro di boa alla Camera. Il provvedimento passa ora al Senato, dove “chiederemo un canale di urgenza assoluta”, ha assicurato il leader della Lega, Matteo Salvini.  

Il Ddl contiene l’idea del centrodestra sulla sicurezza e l’ordine pubblico, ed è stato approvato a Montecitorio con 162 sì e 91 no, 3 astenuti dopo un cammino a singhiozzo condizionato da altre priorità, dalla campagna elettorale delle Europee ma soprattutto dai “nodi”’ interni nella competizione tra Fdi e Lega e con i distinguo di Fi su alcune tra le misure più dure, come lo stop al rinvio obbligatorio della pena per le detenute madri. 

Il pacchetto dà ampio spazio a molti temi-bandiera della destra, dal reato di blocco stradale o ferroviario attuato con il proprio corpo, alle norme “anti-Ponte” e “anti-Tav”, al contrasto alle occupazioni abusive. Approvato anche l’emendamento che equipara le inflorescenze della canapa industriale alla droga, su cui l’allarme lanciato dagli operatori del settore è rimasto inascoltato. 

Hanno attaccato le opposizioni che sul ddl hanno espresso giudizi pesantissimi ritenendolo “incostituzionale” e “furia ideologica”, con norme ribattezzate “anti-Gandhi”, perché introducono il reato di resistenza passiva in carcere o nei centri per migranti.  

Il Codice penale si apre a diversi nuovi reati, oltre ad aumenti di pena e nuove circostanze aggravanti, nel complesso oltre una ventina. Cosa che si rifletterà, hanno osservato i gruppi di minoranza, sulla situazione già esplosiva nelle “patrie galere”. 

Da parte di governo e maggioranza c’è stata sostanziale chiusura nei confronti delle opposizioni che non sono riuscite, neanche con il voto segreto, a infilarsi nel braccio di ferro, poi rientrato, tra Fi e i colleghi di governo sullo Ius Scholae, dossier rinviato proprio dagli azzurri, né hanno ottenuto ammorbidimenti di norme “repressive” di un esecutivo definito “garantista solo a parole”, che però “boccia tutte le proposte per finanziare nuove assunzioni straordinarie” di agenti e magistrati. 

Un po' di spazio invece è stato trovato per proposte di maggioranza come lo stop, chiesto da Fdi e riformulato dall’esecutivo, alla vendita delle Sim agli stranieri extra-Ue senza permesso di soggiorno. Del corposo pacchetto del partito di Matteo Salvini alcuni emendamenti erano stati ritirati in commissione, come l’obbligo di sermoni in italiano nelle moschee e l’avvocatura dello Stato al posto del pm per indagare sui reati commessi dalle forze dell’ordine.  

La castrazione chimica per i reati sessuali è stata ripescata nella veste di ordine del giorno, ed è stato approvato all’unanimità un odg di Forza Italia che mira ad “aumentare la sicurezza del personale sanitario” degli ospedali prevedendo l’incremento di presidi fissi dei posti di polizia.