Domenica 18 maggio, l’Abruzzo Club ha fatto da cornice alla celebrazione del 51esimo anniversario del Delianuova Social Club. Una sala gremita, tavoli imbanditi con gusto e un tocco di tricolore a evocare l’orgoglio delle origini italiane. Un pomeriggio all’insegna della memoria, dell’amicizia e del forte senso di appartenenza che continua a unire la comunità delianovese a Melbourne.

“Non abbiamo una data esatta per la fondazione – racconta Tony Ottobre, tesoriere del club –, ma ogni maggio, in questo periodo, ci riuniamo per ricordare quel primo incontro vicino a Nicholson Street, a North Fitzroy. Eravamo un gruppo di persone, tutte originarie di Delianuova. Ci siamo chiesti: ‘Vogliamo creare un club?’. Da lì è cominciato tutto”.

Il tempo passa, le abitudini cambiano, ma lo spirito resta. Il Delianuova Social Club ha saputo rinnovarsi, passando dalle tradizionali dinner dances agli eventi sportivi, ai fine settimana condivisi. “L’anno scorso siamo stati via un fine settimana tutti insieme. È stato bellissimo – aggiunge Tony –. Ora stiamo preparando un questionario: vogliamo capire meglio chi sono i nostri soci, la loro età, cosa amano fare, come vogliono comunicare. E sulla base dei risultati programmare i prossimi eventi”.

Il comitato attuale, eletto lo scorso settembre, porta una ventata di energia, ma anche continuità. A guidarlo, per la prima volta nella storia del club, è una donna straordinaria: Lina De Luca. È un momento significativo per una comunità in cui, per anni, il ruolo delle donne è rimasto in secondo piano. “Sono coinvolta nel club dal 1974 – racconta con emozione Lina – e poterlo rappresentare come presidente, da donna, in un mondo di uomini, è un grandissimo onore. È un lavoro impegnativo, ma lo faccio con un comitato straordinario e con mia figlia Maria al mio fianco. Questo club è parte della nostra famiglia”.

I soci sono in crescita, le attività si moltiplicano e il desiderio di coinvolgere le nuove generazioni è forte. Ma non è sempre semplice. “I giovanissimi non si ritrovano più come un tempo – spiega Maria De Luca, vicesegretaria del sodalizio e figlia di Lina –. Non socializzano come facevamo noi, tra serate danzanti e feste. Forse attività più pratiche, come lezioni di cucina italiana, potrebbero avvicinarli”.

Maria è cresciuta nel club, tra i volti che oggi ritrova seduti ai tavoli. “Far parte del comitato è un modo per dire grazie per tutti i ricordi che mi hanno regalato. Anche se sono nata qui, mi sento profondamente italiana – prosegue De Luca –. A 18 anni sono andata a Delianuova e lì ho sentito un legame fortissimo con la mia terra”.

Poi, arriva uno dei momenti più attesi: le luci si abbassano, la sala si fa silenziosa. Sul grande schermo appare il titolo Treasured Memories – 51 Years of Reflection. È la presentazione che Maria ha preparato con dedizione, raccogliendo vecchie fotografie tra i soci e negli archivi del club. “Ci ho lavorato per settimane – dice –, cercando tra scatole di ricordi, messaggi, foto inviate, sorrisi dimenticati”.

Le immagini scorrono lentamente. Sul proiettore una pagina de Il Globo annuncia il primo ballo del club, previsto per sabato 23 marzo 1974. Poi appaiono le prime feste, i volti giovani, le serate eleganti, le partite a carte, le gite fuoriporta, i bambini mascherati. I loro occhi sono gli stessi di chi oggi guarda quelle immagini con un nodo in gola.

‘It all began with the First Dance’, si legge in una diapositiva, mentre Calabria Mia di Mino Reitano accompagna la sequenza. Volti di amici, di famiglie e, purtroppo, anche di chi non c’è più. Qualcuno nella sala si asciuga una lacrima. Qualcun altro sorride vedendo una foto buffa, un momento spontaneo, un ‘cheeky moment’ come dice una delle slides. Il passato torna vivido, vero. Ed è impossibile non emozionarsi. “Che nostalgia”, sussurra un’anziana signora.

Alla fine, un applauso lungo, sentito. Non solo per il duro lavoro di Maria, ma per tutto ciò che quelle immagini rappresentano: cinquantuno anni di appartenenza, radici, comunità.

Tra i presenti, anche Rosa Lotito, originaria di Catania. “L’anno scorso ero in Sicilia – racconta –. Oggi invece sono qui con mio marito e gli amici. La ‘Festa della Mamma’ l’abbiamo celebrata con i figli la scorsa settimana. Oggi... È per noi. Quando lascio l’Italia piango sempre. Ogni anno diventa più difficile tornare. Ma chissà, magari ci riusciremo ancora”.

Il pranzo prosegue, tra chiacchiere e brindisi. Si ride, si ricordano episodi, si fanno progetti. A fine giornata, la lotteria: premi donati dal comitato, tra applausi e battute, chiudono una bella giornata con leggerezza.