L’agenzia di studi finanziario/economici Deloitte Access Economics prevede una recessione dei consumi, dove New South Wales e Victoria trascineranno verso il basso tutta la Nazione.

Si prevede che il bilancio della spesa delle famiglie finirà l’anno al di sotto di dove era iniziata.

Deloitte ha espresso un parere critico in merito agli ultimi due rialzi dei tassi di interesse da parte della Reserve Bank, avendoli giudicati inutili e causa di affanno per i nuclei familiari.

I commenti menzionati sono contenuti all’interno del rapporto Business Outlook di marzo 2023 pubblicato oggi da Deloitte.

“La nostra opinione rimane invariata: gli ulteriori 50 punti base di aumenti all’inizio di quest’anno non erano necessari e hanno provocato un ulteriore peggioramento delle prospettive di crescita dell’Australia”, ha affermato il supervisore dello studio Stephen Smith.

“Questo ridimensionamento è incentrato sulle nostre famiglie e ora è prevista una ’recessione dei consumi’ nel 2023, con la spesa delle famiglie che dovrebbe finire l’anno al di sotto di dove è iniziata. Con un tasso di sconto del 3,6%, una parte degli australiani se la passerà bene. Molti, tuttavia, non ce la faranno”, ha dichiarato Smith.

“In soli 10 mesi, il costo dei ripagamenti di un mutuo medio di 600mila dollari sarà aumentato di oltre 14mila dollari all’anno una volta che questi rialzi dei tassi saranno stati completamente passati dalle banche ai loro clienti”.

Lo scenario allarmante non risparmierà neppure chi la casa la prende in affitto, con meno denaro in circolazione nel mercato delle costruzioni i prezzi degli affitti continueranno a crescere.

“Questo è un problema di domanda e offerta, poiché si prevede che gli investimenti in abitazioni private diminuiranno piuttosto che aumentare per tutto il 2023, prima di riprendersi solo in termini modesti nel 2024".

“Si prevede che abbia inizio la costruzione di un numero notevolmente inferiore di case e appartamenti rispetto agli anni precedenti. Su questi numeri, la nuova offerta abitativa riuscirebbe a malapena a tenere il passo con la crescita della popolazione, figuriamoci ad alleggerire quella che è una carenza cronica”.

Deloitte Access Economics prevede che nel 2023 verrà avviata la costruzione del minor numero di abitazioni in oltre un decennio, quasi 70mila in meno di quanto registrato nel 2021.

L’agenzia ha rivisto al ribasso le aspettative per la crescita economica australiana negli anni solari 2023 e 2024, individuandola rispettivamente a solo l’1,5% e l’1,2%, la prestazione più bassa dall’inizio degli anni ’90, senza contare gli strascichi economici ereditati dai due anni di pandemia.