MOSCA – L’oppositore russo Vladimir Kara-Murza, condannato a 25 anni di carcere con l’accusa di tradimento e per aver denunciato l’offensiva di Mosca in Ucraina, è in una prigione siberiana di massima sicurezza, ha detto domenica il suo avvocato.
“Vladimir Kara-Murza è stato portato nella colonia penale di massima sicurezza IK-6 di Omsk per scontare la sua pena”, ha annunciato su Facebook il legale, Vadim Prokhorov. ”È stato subito messo in una cella di isolamento”, ha spiegato.
La pena - secondo il quotidiano Guardian la più pesante mai inflitta a un oppositore di Vladimir Putin - è quella che era stata richiesta dalla procura. La difesa ha già fatto sapere che ricorrerà in appello.
Il 41enne Kara-Murza, che è anche cittadino britannico e ha studiato a Cambridge, era stato arrestato nell’ aprile del 2022 per aver diffuso false informazioni sul conflitto e accusato successivamente anche per una serie di discorsi pubblici critici nei confronti del Cremlino. Londra ha immediatamente reagito alla condanna convocando l’ambasciatore russo nel Regno Unito.
Quasi contemporaneamente alla condanna di Kara-Murza, Mariana Katzarova, relatore speciale delle Nazioni Unite per i diritti umani, in un rapporto ha sostenuto che la situazione dei diritti in Russia è peggiorata dopo l’invasione dell’Ucraina.
Secondo il documento dell’Onu, Mosca ha avviato una sistematica repressione delle voci critiche da quando ha dato il via all’operazione bellica, nel febbraio del 2022. Il drammatico degrado è arrivato dopo che “la situazione era già in costante declino negli ultimi due decenni”, si legge.
Katzarova ha spiegato come le autorità russe abbiano “fortemente limitato le libertà di associazione, di riunione pacifica e di espressione” e hanno minato l’indipendenza del sistema giudiziario e le garanzie di un processo equo.
Oltre a ciò, ha avvertito che “le sanzioni amministrative sono state applicate arbitrariamente contro i dissidenti e la forza è stata usata contro i manifestanti pacifici”. E non solo. Ad aumentare sono anche “la durezza delle recenti sentenze penali” che “il numero di persone condannate per accuse politiche”.