CANBERRA - L’obiettivo, secondo il ministro per l’Edilizia abitativa Clare O’Neil, è permettere ai giovani acquirenti di pagare il proprio mutuo anziché l’affitto “sette o otto anni prima del previsto”. Il Dipartimento del Tesoro stima che l’impatto sui prezzi di mercato degli immobili sarà minimo, pari a un aumento dello 0,5% dopo sei anni.
Gli analisti, però, prevedono effetti ben più marcati. Diana Mousina, vice capo economista di AMP, ipotizza un rialzo aggiuntivo del 3% nello stesso arco temporale, mentre Louis Christopher di SQM Research parla di un potenziale +15%: “La rimozione dei limiti di reddito potrebbe innescare la più forte corsa alla casa dai tempi della crisi finanziaria globale”. Secondo le stime, il numero di acquirenti potrebbe raddoppiare arrivando a 220mila l’anno.
Il rischio è che l’aumento della domanda si scontri con una cronica carenza di offerta. Nel 2024 sono state completate 177mila abitazioni, contro una domanda stimata di 223mila: il livello più basso in un decennio, secondo il National Housing Supply and Affordability Council. Il rapporto prevede che, nel periodo dell’Housing Accord, saranno costruite circa 825mila nuove case, molto meno rispetto all’obiettivo governativo di 1,2 milioni.
A ciò si aggiungono fattori già noti: incentivi fiscali favorevoli agli investitori, rendite immobiliari che alimentano la speculazione, e carenza di manodopera qualificata. Saul Eslake, economista indipendente, ha sottolineato come politiche di questo tipo “finiscano per gonfiare la domanda senza incidere sull’offerta, aggravando il problema dell’accessibilità”.
Le modifiche al programma prevedono anche l’aumento del tetto massimo per ottenere l’idoneità gli acquisti: fino a 1,5 milioni di dollari a Sydney, 950mila a Melbourne e 1 milione a Brisbane. Non sorprende quindi che le richieste di mutuo pre-approvato siano già salite del 12% nel 2025, spinte anche dai tagli ai tassi d’interesse apportati dalla Reserve Bank.
Il risultato è un mercato destinato a diventare ancora più competitivo: vantaggi immediati per alcuni acquirenti, ma con il rischio concreto di prezzi sempre meno accessibili per la maggio parte di loro.