Solo un grande Reece Howden priva Simone Deromedis della vittoria nella classifica generale della Coppa del mondo di skicross maschile. Il canadese, alla terza sfera di cristallo in carriera, si è presentato alla tappa conclusiva di Idre con un vantaggio di 35 punti sul trentino, e ha tenuto la situazione sotto controllo in tutte le batterie, controllando pure la big final che gli ha consegnato il settimo sigillo della stagione e di conseguenza il globo.
La sua impresa non cancella la grande annata di Deromedis, alla fine terzo sul traguardo, preceduto anche dal francese Youri Duplessis Kergomard. Il 24enne trentino ha messo in pista tutte le energie che gli rimanevano: non ancora al meglio delle condizioni dopo la caduta nella precedente trasferta di Craigleith, ha lottato in tutte le run, ma nell’atto conclusivo è rimasto leggermente attardato dopo lo start ed è stato bravo ad agguantare con i denti un posto sul podio, precedendo al fotofinish l’altro canadese Kristofor Mahler.
Fuori nei quarti di finale invece Dominik Zuech e Federico Tomasoni.
La classifica finale vede Howden fissare il proprio bilancio a 1038 punti contro i 965 di Simone, che può ritenersi comunque soddisfatto di avere messo in bacheca la bellezza di dieci podi, frutto di tre vittorie, quattro secondi e tre terzi posti.
In campo femminile la vittoria è andata alla svizzera Fanny Smith, che ha festeggiato nel migliore dei modi il trionfo nella graduatoria generale. Alle sue spalle la canadese Courtney Hoffos e l’altra elvetica Talina Gantenbein. Sesta posizione per Jole Galli, che le vale la quarta posizione finale con cinque podi (di cui due vittorie) alle spalle della stessa Smith, della tedesca Daniela Maier e della canadese India Sherret.
Grande soddisfazione per Bartolomeo Pala, direttore tecnico della squadra azzurra di skicross. I sedici podi complessivi in Coppa del mondo (con cinque vittorie), il secondo posto nella classifica generale di Simone Deromedis fra gli uomini e il quarto di Jole Galli fra le donne, oltre al bronzo di Galli-Gunsch nel team dei Mondiali di Sankt Moritz, hanno fatto brillare la squadra italiana, una delle più forti del circuito.
“Oggi non abbiamo conquistato la Coppa del mondo ma sarà una giornata che ricorderemo a lungo. Giocarsi la sfera di cristallo fino all’ultima gara è stato un privilegio e ce lo siamo meritati, purtroppo la caduta di Simone in Canada proprio alla vigilia dei Mondiali ci ha condizionato, ma queste sono le gare. Deromedis non ha mollato nonostante il dolore ed è arrivato sesto praticamente su una gamba; infine a Idre ha fatto ciò che poteva. Anche Galli e Gunsch con la medaglia iridata hanno confermato la crescita di tutto il gruppo e dello staff, che ringrazio uno per uno per la passione e l’impegno coi quali hanno lavorato”, ha affermato l’allenatore valdostano.