NAPOLI - Portava avanti la famiglia con il suo stipendio da salumiere coprendo le rate del mutuo e dell’autovettura, ma un infortunio e il necessario intervento chirurgico a cui si è dovuto sottoporre ha sconvolto gli equilibri economici della sua famiglia, e alla fine si è indebitato per 102mila euro, rischiando di non poter più fronteggiare neanche i costi di sostegno alla famiglia.
Nicola Fusco, napoletano, è quindi ricorso con successo alla legge Salva suicidi, che ha ridotto il suo debito con una delibera del tribunale di Napoli a soli 16mila euro.
La norma, infatti, consente di individuare gli strumenti adatti per ciascun tipo di debitore, di fronte alla buona fede dello stesso. Lo spiega l’avvocato Monica Mandico, già presidente del Centro tutele per famiglie e imprese sovraindebitate e specializzata in questo settore.
“Attraverso la presentazione al giudice di un piano di rientro sostenibile, basato su parametri oggettivi di redditività, è stato possibile ottenere la riduzione del debito iniziale”, fa sapere il legale.
È stato Nicola Fusco a rendere nota la sua vicenda, nella speranza “che le persone che si trovano nella mia situazione sappiano che c’è un modo per uscire dalla spirale dei debiti”.
Il salumiere si dice incredulo, e invita chiunque sia in difficoltà ad informarsi: “Io ho saputo della riforma per caso, navigando su internet, e voglio parlare della mia storia perché se ci sono altre persone in difficoltà possano a loro volta informarsi e farsi aiutare”.