BRISBANE –    Il leader dell’LNP David Crisafulli ha ottenuto una vittoria di misura contro il premier uscente e leader laburista statale Steven Miles nel dibattito televisivo tra i candidati premier organizzato da 9News, secondo l’analisi di un gruppo di esperti dell’emittente televisiva. 

Il dibattito, il primo dei tre previsti nel corso della campagna elettorale in vista delle elezioni del 26 ottobre, ha messo al centro temi cruciali come la criminalità giovanile, il costo della vita e la sanità. 

Uno dei momenti più significativi del confronto è stata la dichiarazione di Crisafulli che si dimetterà se non riuscirà a ridurre il numero di vittime di crimini giovanili durante il suo primo mandato come premier. “Se non ci saranno meno vittime, me ne andrò”, ha affermato Crisafulli, legando così il suo futuro politico alla capacità di affrontare uno dei problemi più urgenti dello Stato.

Crisafulli ha evidenziato la necessità di un’azione immediata e concreta per affrontare la criminalità giovanile, impegnandosi a far passare una legislazione nei primi 100 giorni di governo.

Da parte sua, Steven Miles ha utilizzato il dibattito per difendere il lavoro svolto dal suo governo e proporre nuove soluzioni per affrontare la crisi del costo della vita. Miles ha aperto le ostilità sottolineando che il suo partito è il più adatto per risolvere i problemi economici del Queensland, elencando una serie di misure già attuate, come i sussidi per le bollette elettriche, il quasi totale azzeramento delle tariffe di trasporto pubblico e il taglio del 20% sulle tariffe di registrazione dei veicoli.

“Queste elezioni daranno ai cittadini del Queensland la possibilità di scegliere chi ritengono che sarà in grado di affrontare il grave problema del costo della vita e di offrire un piano per il futuro del nostro Stato,” ha sostenuto Miles secondo cui l’esecutivo laburista ha piani ben definiti per migliorare la sanità, aumentando il numero di medici e infermieri e aggiungendo posti letto negli ospedali. 
Il premier statale ha inoltre criticato le proposte economiche avanzate dall’LNP, sostenendo che le promesse elettorali di Crisafulli ammontano a 16,2 miliardi di dollari, ma che l’opposizione non ha spiegato come intenderà finanziarle. 

Crisafulli ha respinto le accuse, dichiarando che i piani del suo partito sono “godono di una totale copertura dei costi”. Ha anche criticato il governo per i costi eccessivi legati ai principali progetti infrastrutturali, come il progetto di energia idroelettrica da 24 miliardi di dollari, che secondo il leader dell’LNP non è stato adeguatamente spiegato ai cittadini.

Tim Arvier, commentatore politico di 9News, ha assegnato la vittoria nel dibattito a Crisafulli, per avere evitato errori significativi ed essere riuscito a offrendo una visione chiara del suo programma: “Guardando a entrambe le loro performance, penso che David Crisafulli ne esca come vincitore... non credo che la performance di Steven Miles sia stata molto efficace”.

Sofie Formica, presentatrice di 4BC, ha osservato che “Crisafulli è stato più energico nel modo in cui ha presentato la sua visione,” sebbene manchi ancora di dettagli in alcune aree. 

Nel frattempo, il Katter Australian Party (KAP) ha per la prima volta offerto il suo sostegno al Partito Liberal Nazionale (LNP) nella regione settentrionale fondamentale per le residue speranze di affermazione del Partito laburista. Il suo leader Robbie Katter ha confermato che il KAP indirizzerà le preferenze al LNP a Townsville, un seggio laburista vinto alla precedenti elezioni con un margine del 3,1%.

Il North Queensland si profila come un campo di battaglia decisivo per il governo laburista, essendo le aree regionali quelle maggiormente coinvolte nei principali argomenti elettorali: criminalità giovanile, sanità, alloggi e le  pressioni del costo della vita.
“Non abbiamo mai dato le prefenze ai liberali o ai laburisti in nessuna parte del Queensland”, ha detto Katter.

“Ma lo faremo questa volta perché sentiamo che i laburisti hanno bisogno di vedersi recapitato un messaggio da qualche parte nel nord del Queensland. Sono ormai sette o otto anni che chiediamo aiuto per il problema della criminalità nel Queensland settentrionale”.

Il KAP detiene quattro dei 93 seggi del parlamento unicamerale del Queensland, dei quali, al momento, 51 sono detenuti dai laburisti, e punta ad arrivare a sei alle elezioni del 26 ottobre, divenendo il possibile l’ago della bilancia in un ipotetico governo di minoranza.
Pauline Hanson ha preso una posizione simile quella di Katter, sostenendo come la criminalità giovanile sia il fattore elettorale numero uno.

La senatrice ha esortato i sostenitori di One Nation a posizionare laburisti e Verdi per ultimi nella lista delle preferenze.
“Dal 2015, il Partito laburista ha fatto così tanti danni al Queensland durante il suo mandato, deve cambiare ed è arrivato il momento di cambiare”.   Il premier non si è detto sorpreso dalla posizione presa dai due partiti minori.

“Non ci sorprende che LNP, One Nation e KAP si siano uniti contro di noi. Continueremo semplicemente a delineare i nostri piani per fronteggiare il costo della vita e per far progredire il nostro Stato, e condurremo una campagna per vincere questo obiettivo a pieno titolo”.

Miles aveva escluso un accordo di coalizione con partiti minori nel caso in cui i laburisti non riuscissero a raggiungere la maggioranza assoluta, ma ha anche detto che avrebbe seguito la procedura riservandosi di decidere al momento opportuno.

Da mesi i risultati di numerosi sondaggi indicano una chiara sconfitta elettorale del Partito laburista.