Il Comando Centrale degli Stati Uniti (Centcom) aveva precedentemente comunicato che i due Seal segnalati come dispersi in mare erano coinvolti nell’operazione dell’11 gennaio, nel corso della quale i militari scelti avevano abbordato un dhow - caratteristica imbarcazione locale - al largo delle coste della Somalia, sequestrando componenti missilistici di fabbricazione iraniana.

“Siamo addolorati nell’annunciare che, dopo una ricerca approfondita durata 10 giorni, i nostri due Navy Seal scomparsi non sono stati localizzati e il loro stato è stato cambiato in deceduti”, ha reso noto domenica Centcom.

“L’operazione di ricerca e salvataggio dei due Navy Seal segnalati come dispersi durante l’abbordaggio di un dhow che trasportava armi convenzionali avanzate iraniane si è conclusa e ora stiamo conducendo operazioni di recupero”.

Centcom ha descritto la cattura dei componenti missilistici come “il primo sequestro di armi convenzionali avanzate letali fornite dall’Iran agli Houthi dall’inizio degli attacchi di quest’ultimi contro le navi mercantili nel novembre 2023”.

Stando ai precedenti rapporti diffusi dai funzionari della Difesa, i Seal si erano portati a distanza di arrembaggio dal dhow su piccole imbarcazioni da combattimento impiegate nelle operazioni speciali.

Alle 20:00 (ora locale), mentre il gruppo d’assalto si stava issando a bordo del barcone, operazione svolta in alto mare e con onde alte 2,4 metri, un commando Seal era stato trascinato in acqua da un’onda, mentre un secondo militare, seguendo il protocollo operativo, si era tuffato dietro di lui nel tentativo di salvarlo.

Nessuno dei due era riemerso.

A novembre, gli Houthi avevano iniziato a prendere di mira le navi mercantili transitanti nel Mar Rosso da loro ritenute collegate a Israele, in segno di solidarietà con i palestinesi a Gaza, dove le forze israeliane sono in guerra con Hamas.

Dall’inizio di questo mese gli Stati Uniti e la Gran Bretagna hanno lanciato attacchi su decine di obiettivi ribelli Houthi nello Yemen occidentale, centrando quantitativi di missili pronti al lancio, che, a detta di Washington, rappresentavano una minaccia sia per le navi mercantili che per i vascelli militari.

Gli Houthi – che hanno dichiarato che gli interessi americani e britannici nel Mar Rosso sono obiettivi legittimi – mantengono la loro determinazione, continuando ad attaccare i portacontainer in transito, fatta eccezione per cargo e petroliere cinesi e russe.