SYDNEY - Secondo Deloitte Access Economics, dopo aver registrato due anni consecutivi di surplus, il governo laburista dovrebbe annunciare un deficit di 26,1 miliardi di dollari nel prossimo bilancio, con una riduzione delle entrate di 11,3 miliardi nei prossimi quattro anni.
Sebbene il deficit ricalcolato sia di 800 milioni inferiore alle previsioni di metà anno finanziario, Deloitte avverte che l’Australia potrebbe non tornare a un bilancio in attivo per almeno un decennio.
La pressione sulle spese pubbliche in settori chiave come l’assistenza alla terza età, il NDIS (National Disability Insurance Scheme) e quella per la Difesa determinerà un aumento dei costi di 13,1 miliardi nei prossimi quattro anni. Questo porterebbe il debito netto dal 19,6% del Pil attuale, al 23,9% entro il 2027-28.
Deloitte sottolinea che, in vista delle elezioni, i principali partiti stanno incrementando la spesa per attrarre gli elettori, rendendo più difficile la gestione del bilancio a lungo termine.
Stephen Smith, partner di Deloitte Access Economics e coautore del rapporto, ha sottolineato l’importanza di una spesa mirata ed efficace: “Ogni nuovo dollaro speso deve garantire un reale valore per i contribuenti. Purtroppo, in prossimità delle elezioni federali, ciò non sempre accade”.
Il Partito laburista ha già ha annunciato un pacchetto da 16 miliardi per ridurre del 20% il debito HECS degli studenti universitari, oltre a 8,5 miliardi per Medicare, 7,2 per l’ammodernamento della Bruce Hwy, 2,4 per il salvataggio dell’acciaieria di Whyalla e 4,8 miliardi extra, ripartiti in 10 anni, per le scuole pubbliche del New South Wales.
La Coalizione ha risposto con un finanziamento di 9 miliardi per Medicare, eguagliando i fondi per Whyalla e per la Bruce Hwy, oltre a un investimento di 3 miliardi per nuovi caccia da combattimento.
Cathryn Lee, coautrice del rapporto di Deloitte, ha avvertito che i problemi finanziari attuali saranno ereditati dal prossimo governo, sottolineando la necessità di riforme strutturali. “Purtroppo, l’attenzione è rivolta a proposte appariscenti per conquistare gli elettori, anziché alle vere sfide economiche del Paese”.
Secondo Lee, nessun partito ha presentato un piano credibile per ridurre il deficit e garantire la sostenibilità del bilancio. “Il percorso verso un nuovo surplus richiederà decisioni difficili, in particolare su come finanziare le promesse elettorali sempre più onerose”.
Le preoccupazioni per il deficit si aggravano con le recenti catastrofi naturali. Il ministro del Tesoro Jim Chalmers ha avvertito che l’ex ciclone tropicale Alfred costerà all’economia australiana almeno 1,2 miliardi di dollari, aumentando la pressione sull’inflazione e sul bilancio federale.
“Ci siamo concentrati principalmente sull’impatto umano di questi disastri naturali, ma il costo economico sarà significativo”, ha dichiarato Chalmers in una conferenza stampa a Brisbane.
Il governo presenterà il bilancio la prossima settimana, con l’obiettivo di affrontare le difficoltà economiche in vista delle elezioni, previste entro il 17 maggio.