ROMA - La Giunta per le autorizzazioni a procedere della Camera dei Deputati ha stabilito, con voto unanime, il via libera al procedimento penale nei confronti dell’ex sottosegretario e deputato Vittorio Sgarbi. 

L’organismo di Montecitorio si è espresso in favore della richiesta di autorizzazione a procedere avanzata dalla Corte d’Appello di Roma, dove Sgarbi è accusato di aver diffamato Rocco Casalino, all’epoca giornalista ed ex portavoce del premier Giuseppe Conte. 

La vicenda risale al 30 gennaio 2020 quando Sgarbi, durante la trasmissione televisiva “Stasera Italia” su Rete 4, utilizzò frasi offensive contro Casalino, definendolo in particolare “una checca inutile”. 

La Giunta ha ritenuto che l’espressione usata da Sgarbi non possa essere coperta da insindacabilità parlamentare. La motivazione centrale è che “un insulto, oltretutto di natura omofobica, non ha mai copertura costituzionale”. Dopo il voto unanime della Giunta, il vaglio finale spetta ora all’Assemblea della Camera, che dovrà esprimersi definitivamente sulla decisione. 

Rocco Casalino ha commentato positivamente la decisione della Giunta sottolineando l’importanza del segnale politico: “Che passi il principio sacrosanto che un insulto, oltretutto di natura omofobica, non ha mai copertura costituzionale, mi pare un dato significativo, soprattutto se fatto proprio da un organismo della Camera dei Deputati. Tanto più significativo se, come successo in Giunta, viene sostenuto da un voto unanime di tutte le forze politiche”. 

Casalino ha concluso esprimendo l’auspicio che la politica non interferisca con la giustizia, nonostante le garanzie previste per i parlamentari, e aggiungendo che spera “che anche lo stesso Vittorio Sgarbi possa riflettere sul peso delle parole, pronunciate pubblicamente contro un avversario politico”.