NEW YORK – Il sindaco di New York è sempre più solo. Dopo il passo indietro del Capo della polizia, ora a dimettersi è Lisa Zornberg, l’avvocatessa e consigliera legale capo di Eric Adams. Un’uscita pesante per l’amministrazione newyorchese, travolta da quattro diverse inchieste che stanno indebolendo il sindaco e la sua agenda, oltre a mettere in serio pericolo la sua ricandidatura a primo cittadino. Le elezioni sono in calendario nel 2025 ma già diversi democratici si sono candidati a sfidarlo.

“Rassegno le mie dimissioni perché sono giunta alla conclusione di non poter servire in modo efficace nella mia posizione”, ha scritto Zornberg in una breve lettera ad Adams per annunciare la sua decisione. “Apprezziamo il lavoro che ha fatto Lisa per la nostra amministrazione e, soprattutto, per la città. Questo tipo di incarichi sono duri e non ci aspettiamo che nessuno resti per sempre. Le auguriamo il meglio”, ha detto il sindaco.

Fra le varie inchieste in corso Zornberg ha difeso a spada tratta Adams negli ultimi 10 mesi, invitando i cittadini a non giungere a conclusioni affrettate. Proprio questa sua difesa a oltranza ha reso le dimissioni ancora più una sorpresa. La sua uscita si aggiunge a quella del capo della polizia Edward Caban per un’inchiesta su corruzione, nella quale sarebbe coinvolta anche l’agenzia delle entrate americana e che avrebbe nel mirino le attività del fratello gemello di Caban, un ex agente licenziato nel 2001.

Le quattro indagini in corso sull’amministrazione sono senza precedenti nella storia moderna di New York. L’ultimo grande scandalo municipale risale infatti al 1986 sotto il sindaco Ed Koch. E gli ultimi primi cittadini che si sono dimessi per scandali legati alla corruzione sono stati Jimmy Walker nel 1932 e William O’Dwyer nel 1950. Delle quattro inchieste una ha nel mirino proprio il sindaco e la sua campagna elettorale per aver raccolto donazioni illegali dal governo turco in cambio dell’autorizzazione al nuovo consolato di Ankara a New York nonostante i timori per la sicurezza dell’edificio.

Il susseguirsi di scandali non solo mette a rischio il futuro politico di Adams, ma anche la sua efficacia e le sue priorità come sindaco. Ad Albany, la capitale dello Stato di New York, i malumori sul sindaco della Grande Mela sono evidenti, con alcuni parlamentari che hanno già chiesto le dimissioni. “Un sindaco che taglia il budget sull’istruzione, sulle biblioteche e i parchi, e che si circonda di criminali e di presunta corruzione fino ai vertici – ha detto la deputata Emily Gallagher – non merita la nostra fiducia”.