CANBERRA – Mettendo a termine mesi di speculazioni sul suo futuro, il deputato laburista Mike Kelly ha annunciato le dimissioni dal Parlamento, che porteranno alle elezioni suppletive nel seggio di Eden-Monaro, nel NSW.
Il sessantenne, un ex colonnello dell’Esercito, è affetto da patologie croniche ed è stato sottoposto a una serie di procedure mediche per gravi problemi renali dovuti alla disidratazione sofferta durante le campagne militari in Iraq, Somalia e Timor Est.
“Non penso di essere in grado di poter continuare a sostenere le pressioni del lavoro nella misura in cui dovrei poterlo fare – ha detto un evidentemente provato Mike Kelly -; e se non riuscissi a farlo con lo stesso impegno, mi sentirei di deludere le aspettative dei miei elettori, e la comunità merita tutto l’impegno e l’attenzione possibile, soprattutto in un momento come questo”.
Eletto nel 2007, il dottor Kelly ha motivato la sua decisione anche con le condizioni di salute della moglie Rachelle, dicendo di volerle dare maggior sostegno.
Per l’ex militare la decisione di lasciare il Parlamento è stata straziante: “È stato un grandissimo privilegio poter rappresentare la collettività in Parlamento – ha detto – ed essere costretti ad abbandonarlo è veramente devastante”.
Kelly sostiene che è arrivato il momento che Eden-Monaro venga rappresentato da una donna, senza però fornire indicazioni su chi dovrebbe o potrebbe essere la candidata, sottolineando: “Le elezioni suppletive metteranno fine al dibattito attorno a Eden-Monaro, una regione che è stata doppiamente colpita dagli incendi boschivi, causati dai cambiamenti climatici e dal coronavirus”.
In pole position per succedere a Kelly a Eden-Monaro, un seggio che sembra predestinato a determinare l’esito delle elezioni federali (dal 1974 al 2013, il partito che ha ottenuto la maggioranza a Eden-Monaro ha vinto le elezioni, ndr), il sindaco di Bega, Kirsty McBain.
E se non si dovesse alterare il corso della storia, che prevede che nessun partito al governo sia riuscito a strappare un seggio all’opposizione a elezioni suppletive, in più di un secolo, McBain, che gode del sostegno personale del leader federale laburista, Anthony Albanese, dovrebbe vincere in carrozza.
Ma la vita, è risaputo, è piena di insidie, e il primo ministro, Scott Morrison, la settimana scorsa, si è affrettato a confermare che la partita per Eden-Monaro sarà a tre.
“Il Partito liberale presenterà sicuramente un candidato e sono certo che il Partito nazionale farà altrettanto - ha detto – ma cent’anni di storia saranno difficili da cancellare per far sì che il governo strappi un seggio all’opposizione a elezioni suppletive; tutti i pianeti dovrebbero essere allineati”.
Nonostante le avversità, la prospettiva di suppletive ha generato forti interessi in vari ambienti politici.
Il vice premier del NSW e leader dei nazionali statali, John Barilaro, che vive nell’elettorato, sembra si stia già muovendo dietro le quinte e potrebbe sicuramente essere interessato a un trasferimento da Macquarie Street a Canberra.
Anche l’attuale ministro dei Trasporti del NSW (e spina del fianco del governo federale per la risposta alla crisi degli incendi boschivi, ndr), Andrew Constance, come il senatore liberale, Jim Molan, un altro ex militare, hanno manifestato interesse per la candidatura.
In base alle regole parlamentari non ci sono limiti di tempo sull’organizzazione di elezioni suppletive, e secondo Mike Kelly la pandemia da Covid-19 potrebbe rallentare ulteriormente i tempi del processo: “Penso sarà possibile procedere agevolmente a elezioni nel rispetto delle precauzioni, le regole di sicurezza e di distanze sociali, ma ci vorrà più tempo”, ha detto.
Sottolineando di aver coltivato amicizie in entrambi gli schieramenti politici, Kelly si è detto fiero del suo percorso parlamentare, avendo ottenuto miglioramenti ai servizi sanitari primari nella regione, con l’apertura dell’ospedale regionale del sud-est, e per l’introduzione del sistema nazionale di assicurazione per disabili, NDIS.
“Sono inoltre orgoglioso – ha continuato Kelly – di aver contribuito all’istituzione del Centro australiano militare civile, che ha giocato un ruolo fondamentale per permettere all’Australia di ottenere un seggio dal Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite nel 2013”.
L’ex leader laburista Kevin Rudd, supportando la candidatura di Kelly nel 2013, aveva preso l’insolita iniziativa di annunciare che sarebbe stato il futuro ministro della Difesa in un riconfermato governo laburista. Ma i laburisti hanno perso le elezioni del 2013, e la promozione di Kelly non si è mai materializzata.
Il deputato liberale Peter Hendy è stato battuto dal laburista Mike Kelly alle elezioni del 2016. Per Kelly si trattava di un ritorno, avendo rappresentato il seggio dal 2007 al 2013.“Non si può piangere sul latte versato, e io non mi morderò certamente i gomiti, pensando a quell’opportunità persa” – ha detto il deputato uscente, aggiungendo che i giorni delle tensioni per la leadership laburista sono stati i peggiori della sua vita politica: “Il più grande rimpianto che ho è proprio relativo a quelle occasioni quando avremmo dovuto accumulare capitale politico per i risultati ottenuti, specialmente nella lotta per contrastare i cambiamenti climatici, e invece eravamo consumati da noi stessi”.
Sottolineando che il tempo della porta girevole dei primi ministri è definitivamente terminato, dato che sia laburisti sia liberali hanno reso il processo di cambiamento dei leader molto più difficile, Kelly ha detto di auspicarsi di trovare maggior senso di collaborazione e spirito di cooperazione anche in Parlamento al termine della crisi sanitaria ed economica.
L’ormai ex deputato laburista ha detto di dover continuare a dare il suo contributo, probabilmente nel settore tecnologico.
Unendosi al primo ministro, anche il leader laburista Anthony Albanese ha ricordato la ventennale carriera di Kelly, ringraziandolo per aver servito il Paese, sia in uniforme sia la sua comunità nel Parlamento federale.