CANBERRA - Secondo i dati diffusi oggi dall’Australian Bureau of Statistics (ABS), il tasso di disoccupazione è salito al 4,3% nel mese di giugno, il livello più alto dalla fine del 2021, rispetto al 4,1% che si era mantenuto stabile da gennaio. Gli economisti avevano previsto che il tasso rimanesse invariato per il sesto mese consecutivo.

Il rialzo è legato alla perdita di circa 38mila posti di lavoro a tempo pieno, parzialmente compensata da 40mila nuovi impieghi part-time. “Abbiamo registrato un aumento di 34mila disoccupati e una riduzione dell’1,3% delle ore lavorate a tempo pieno”, ha spiegato Sean Crick, responsabile delle statistiche sul lavoro dell’ABS.

La tenuta del mercato del lavoro è stata finora uno dei motivi principali della prudenza della RBA nel ridurre i tassi. Tuttavia, la nuova tendenza potrebbe influenzare le decisioni della Banca centrale in occasione della prossima riunione prevista per il 12 agosto.

La governatrice Michele Bullock ha recentemente dichiarato che la scelta di mantenere il tasso invariato – una decisione presa con un voto diviso 6 a 3 – non esclude futuri tagli, ma riflette la volontà del consiglio di attendere ulteriori dati.

“I membri erano d’accordo sulla direzione, ma divisi sui tempi”, aveva spiegato Bullock. Il mese scorso, prima della pubblicazione dei dati sull’occupazione, i mercati finanziari avevano attribuito una probabilità del 91% a un taglio dei tassi a breve termine, per poi venire smentiti dalla decisione presa dal consiglio della Reserve Bank.