GENOVA - Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha preso parte ieri a Genova alla Messa in ricordo delle vittime del crollo del Ponte Morandi di Genova, celebrata dal cardinale della città Angelo Bagnasco, per poi presenziare alla cerimonia ufficiale che si è svolta proprio dove sta per sorgere la pila 9 del nuovo viadotto.
Alla manifestazione organizzata dalle Istituzioni e alla quale hanno preso parte numerose autorità e diversi ministri dell’ormai tramontato governo gialloverde guidato da Giuseppe Conte, anche lui presente assieme ai due vicepremier Luigi Di Maio e Matteo Salvini. Non c’erano però tutti i parenti delle vittime di quella tragica giornata. 
Alcuni dei familiari hanno ritirato la propria adesione accusando le celebrazioni organizzate sul luogo del disastro soltanto una passerella per i politici presenti.
E così il giorno del ricordo è stato non un momento di unità ma è stato attraversato da forti divisioni.
Altre due manifestazioni si sono svolte in luoghi simbolici della città.  La prima, organizzata dai commercianti del quartiere Certosa, che alle 11 di mattina hanno chiuso i propri negozi e si sono recati in corteo al ponticello pedonale della zona, dove si sono uniti agli sfollati di via Porro. 
Un luogo anch’esso simbolico dove il 14 di ogni mese a partire dal settembre scorso alle ore 11.36 è sempre stata ricordata la tragedia.
Nel pomeriggio poi, i parenti delle vittime, questa volta al completo, si sono raccolti in una commemorazione più intima riservata alle sole famiglie.