SYDNEY - Secondo l’Australian Financial Review, si tratta del maggior guadagno in un solo giorno da oltre quindici anni.

La spinta alla valuta australiana è stata impressa dall’annuncio del presidente statunitense Donald Trump di una pausa di 90 giorni sui dazi doganali imposti su gran parte delle importazioni verso gli Stati Uniti, mentre i dazi punitivi nei confronti della Cina restano in vigore.

Nella notte, il dollaro australiano ha toccato quota 61,75 centesimi di dollaro Usa, mantenendosi stamattina a 61,36 centesimi.

La decisione di Trump sembra riflettere la crescente pressione globale contro i dazi, entrati ufficialmente in vigore ieri e accolti con forte disapprovazione da mercati e partner commerciali.

Nel pomeriggio (ora locale), Trump aveva comunicato su Truth Social di aver autorizzato una “PAUSA di 90 giorni” e una riduzione sostanziale dei dazi reciproci al 10%, con effetto immediato. 

Il presidente degli Stati Uniti ha spiegato ai giornalisti di aver fatto marcia indietro su molti dei dazi globali – tranne che su quelli cinesi – perché le persone erano “nervose” e “spaventate” a causa dei crolli delle borse di tutto il mondo.

Trump ha poi aggiunto che, sebbene si aspetti di arrivare a concludere accordi commerciali, “nulla è ancora finito”.