Il perdono non è una cosa così scontata. Anche un sacerdote si pone delle domande, soprattutto se ha preso i voti tardi, come don Massimo, che è un ex carabiniere dei gruppi speciali ed è stato segnato da un trauma. è un essere umano; al perdono bisogna sapergli dare il giusto significato, non giudicare con presunzione, rancore, o alterigia”. Parole di Raoul Bova che torna a vestire di panni di don Massimo nella quattordicesima stagione di Don Matteo. Le nuove puntate – 10 – si preannunciano ricche di novità e nuovi ingressi. L’attore protagonista confessa, in una conversazione prima sul set e successivamente interpellato nuovamente a pochi giorni dalla messa in onda, che “molte cose le capiremo nelle nuove puntate grazie al suo rapporto con Giulia, interpretata da Federica Sabatini, la sorella che arriva a Spoleto e che lui accoglie in canonica nonostante il passato difficile che li divide e i problemi di lei con la giustizia”. 

“[Ma iniziamo dalle belle notizie con la serie che vedrà] un doppio matrimonio officiato da me, quello tra Anna e Marco e quello tra Nino ed Elisa. La cerimonia, però, viene ostacolata da non pochi contrattempi”. L’attore aggiunge poi che in questo modo don Massimo, con la sua ricerca del perdono, le sue domande al Signore, viene reso più credibile perché la gente capisce che anche i preti hanno dei dubbi. 

Bova parla dei nuovi personaggi che arriveranno nella prossima stagione, la numero 14 della serie Tv della Rai. Tra loro ci sono un nuovo capitano, Diego Martini (Eugenio Mastrandrea), e una nuova Pm, Vittoria Guidi (Gaia Messerklinger), e anche la già citata sorella di don Massimo (Sabatini): “Si è creata una bellissima intesa sul set. Oramai ‘Don Matteo’ è una grande famiglia; ci vogliamo tutti molto bene”. A loro si aggiunge Bart, un bambino a cui presta il volto Francesco Baffo che “ha portato gioia, luce e amore”. “Sul set ci siamo legati a questo bambino che è stato accolto da tutti noi”. Il bambino sarà protagonista di un caso in una puntata ma poi si vedrà anche negli altri episodi perché frequenterà la chiesa principale della storia. Bova precisa che “in questa serie don Massimo lo vedremo impegnato anche a insegnare catechismo sia ai bambini sia a scuola, a quelli più grandicelli. “Avremo un caso con questi studenti di cui parleremo delle problematiche di oggi dal bullismo ai pericoli del web e non solo. Tra Bart e don Massimo si creerà un rapporto speciale. Lo stesso che è nato anche tra me e Francesco fuori dal set”, racconta l’attore. 

Nelle nuove puntate il personaggio di Bova finirà con “il confrontarsi una volta per tutte con il suo passato familiare”. Don Massimo è un prete moderno che deve fare i conti non solo con le difficoltà degli altri, ma anche con le proprie. Confermati anche Nino Frassica, Nathalie Guetta, Francesco Scali. Rivedremo i loro personaggi: il maresciallo Cecchini, la perpetua Natalina e Pippo, il segretario. Nell’ultima puntata di Don Matteo 13 è stato svelato il vero nome di don Massimo: Matteo Mezzanotte. Così, anche il titolo della serie continua ad avere un senso. 

Dopo l’addio ad Anna (Maria Chiara Giannetta) e Marco (Maurizio Lastrico) che finalmente vedremo coronare il loro sogno di nozze, a Spoleto sbarca il capitano Martini, che vuole riconquistare la sua ex, la Pm Guidi. Lei, stanca del suo carattere patologicamente chiuso e al limite dell’ossessivo-compulsivo, ha rotto con lui e sta per sposarsi con un altro. Martini ignora che ad attenderlo ci sia il maresciallo Cecchini pronto a complicargli la vita con il suo carattere esuberante “ma i due andranno alla fine d’accordo, e anche a offrirgli un tetto e soprattutto un’amicizia sincera”. 

Diego inoltre ignora anche che don Massimo sia un ex carabiniere propenso a immischiarsi nelle indagini (e a risolverle). “Fra i due non a caso ci sarà qualche frizione; io sono un curiosone”. E non sa che la sorella di don Massimo, Giulia, è anche lei in città. Accolta in canonica dal fratello nonostante un passato difficile che li divide, ha gravi problemi con la giustizia. Sarà proprio lei, nel doppio ruolo di amica e nemica del nuovo capitano, a fargli scoprire la bellezza della condivisione e dell’empatia. “Questi dubbi rafforzano la sua figura di sacerdote”. Tutto questo mentre insieme a don Massimo proverà a guarire le ferite del passato. E, con pazienza e delicatezza, riscoprire la bellezza del rapporto fraterno che li lega.

Ricordiamo che la fortunatissima e seguitissima serie, nata nel 1998 da un’idea del regista Enrico Oldoini, è incentrata sulla figura di don Matteo, gentile e disponibile verso tutti che e mostra una straordinaria capacità amorevole verso le persone coinvolte nei casi, anche nei confronti degli assassini. C’è da considerare che molto spesso il protagonista si trova di fronte a casi di omicidio colposo o preterintenzionale, quando non addirittura casi di eccesso colposo di legittima difesa, in cui la vittima diventa tale perché stava facendo del male al colpevole. Infine, don Matteo, in quasi tutti gli episodi, cita le parole di figure storiche ritenute molto importanti dai credenti della sua religione (come, ad esempio, Teresa di Calcutta o Agostino d’Ippona), oppure cita direttamente le parole di Gesù e degli apostoli, traendone un insegnamento di tipo catecumenale.