WASHINGTON - Donald Trump ha giurato ed è ufficialmente il 47esimo presidente degli Stati Uniti.

“Il declino dell’America è finito”, ha detto in un passaggio del suo discorso inaugurale nel quale, tra ammonimenti e promesse, ha parlato dei suoi piani per i prossimi quattro anni. 

“Invece di tassare i nostri cittadini per arricchire gli altri Paesi, metteremo tariffe e tasse ai Paesi stranieri per arricchire i nostri cittadini”, ha avvertito, annunciando che dichiarerà “l’emergenza nazionale energetica”, ovvero che darà il via a nuove trivellazioni per il petrolio e il gas. 

“Oggi darò mandato al governo degli Stati Uniti che ci sono solo due generi: maschio e femmina”, ha annunciato.

Inoltre, Trump ha anche insistito con la retorica espansionistica cominciato nelle scorse settimane: “Riprenderemo il Canale di Panama dalla Cina”, “espanderemo i nostri territori” perché “siamo la nazione più ambiziosa al mondo”.

Senza limitarsi al globo terreste. “Pianteremo la bandiera Usa su Marte”, ha promesso ricordando che negli Usa “compiamo imprese impossibili: abbiamo sconfitto fascismo e comunismo”.

Esplicito sulla geopolitica: “Porremo fine alle guerre che non faremo”. E poi la conclusione del discorso: “È iniziata l’era dell’oro del nostro Paese”. 

Joe Biden e Kamala Harris si sono alzati per applaudire unicamente il passaggio in cui Donald Trump ha ricordato il rilascio dei primi ostaggi israeliani da parte di Hamas. È il primo applauso in piedi che presidente e vicepresidente uscenti hanno tributato al discorso di Trump che, fino a quel momento, aveva demolito tutta la politica adottata in questi quattro anni. 

Il presidente Donald Trump ha annunciato pubblicamente che dichiarerà lo stato di emergenza nazionale al confine sud con il Messico. L’annuncio è stato accolto dagli applausi dei presenti alla cerimonia alla Rotonda, che si sono alzati in piedi per una standing ovation. Trump ha anche detto che dichiarerà le gang criminali “organizzazioni terroristiche” e che porterà avanti alla deportazione di “milioni di criminali e clandestini”. 

In riferimento all’attentato avvenuto a luglio in Pennsylvania quando, durante un comizio Trump, ricevette uno sparo senza, però, essere ferito gravemente, il presidente ha dichiarato che “sono stato salvato da Dio per rendere l’America di nuovo grande” sostenendo di essere stato messo a dura prova da chi ha tentato di privarlo della sua libertà e anche della sua vita. Una frase che è stata salutata dai suoi sostenitori con un lungo applauso.

“La strumentalizzazione e politicizzazione del dipartimento di Giustizia finirà con me. Da questo momento in poi il declino americano è finito”, ha continuato il Trump. 

Dall’Ue, intanto arriva il messaggio di saluto pubblicato su X dal la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen: “Auguri al presidente Donald Trump per il suo mandato di 47esimo Presidente degli Stati Uniti. L’Ue è ansiosa di lavorare a stretto contatto per affrontare le sfide globali. Insieme, le nostre società possono raggiungere una maggiore prosperità e rafforzare la loro sicurezza comune. Questa è la forza duratura del partenariato transatlantico”.  

Anche la Federazione Russa si è congratulata con Trump per l’insediamento alla Casa Bianca. Il presidente Vladimir Putin, durante la riunione del Consiglio di Sicurezza, ha dichiarato: “La cosa più importante qui è eliminare le cause alla radice della crisi, di cui abbiamo parlato molte volte”. Il leader del Cremlino ha iniziato il suo intervento congratulandosi con Trump, poi ha continuato dicendo che “per quanto riguarda la soluzione della situazione, vorrei sottolineare ancora una volta che l’obiettivo non dovrebbe essere una breve tregua, non una sorta di tregua per il raggruppamento delle forze e il riarmo per la successiva continuazione del conflitto, ma una pace a lungo termine basata sul rispetto degli interessi legittimi di tutte le persone, di tutti i popoli”.  

Nel suo intervento Putin ha anche aggiunto che “sentiamo il presidente eletto e i membri della sua squadra parlare del loro desiderio di ripristinare i contatti diretti con la Russia, interrotti dall’amministrazione uscente e non per nostra colpa. Sentiamo anche le sue dichiarazioni sulla necessità di fare tutto il possibile per evitare una terza guerra mondiale. Naturalmente, accogliamo con favore questo atteggiamento”.