WASHINGTON – Donald Trump è in vantaggio su Joe Biden in sei Stati chiave. Lo rivela l'ultimo sondaggio di Emerson College e The Hill. L'ex presidente supera l'attuale inquilino della Casa Bianca in Arizona (47% a 43%), Georgia (45% a 41%), Michigan (46% a 45%), Nevada (46% a 43% ), Pennsylvania (47%-45%) e Wisconsin (47%-44%).

In tutti e sei gli Stati, il vantaggio di Trump è rimasto lo stesso o è cresciuto rispetto ai sondaggi del mese precedente. La proiezione mostra anche che Trump ha raggiunto Biden pure nel democratico Minnesota (sono 45% pari), uno stato che ha sostenuto un candidato repubblicano solo 3 volte dalla Grande Depressione.

E il tycoon sbanca pure sulle donazioni: secondo i documenti resi noti ai media Usa, i soldi raccolti dalla sua campagna hanno superato di oltre 60 milioni di dollari quelli incassati da Biden il mese scorso. La campagna del presidente e il Comitato nazionale democratico insieme hanno raccolto 85 milioni di dollari a maggio, ma quella di Trump e il Comitato Nazionale Repubblicano ne hanno raccolti ben 141 milioni.

A pochi giorni dal primo dibattito televisivo sale la tensione tra Joe Biden e Donald Trump che stanno affrontando la vigilia della sfida in modo opposto. Mentre il tycoon non ha mai smesso di tenere interviste e comizi nei quali ha attaccato duramente il suo rivale con la consueta retorica allarmista, il presidente si è chiuso nel silenzio più totale del bunker di Camp David per concentrarsi sulla sfida di giovedì e riprendersi dal tour de force europeo delle ultime settimane.

Mai nella storia delle elezioni americane un dibattito televisivo si è tenuto così in anticipo rispetto al voto ed è anche per questo che quello in onda sulla Cnn sarà un duello cruciale per i due candidati e potrebbe costituire un punto di svolta. Qualsiasi passo falso sarà sotto la lente d’ingrandimento per mesi e potrà essere sfruttato dall’avversario.

“Vincerò il dibattito televisivo, li ho vinti tutti”, ha attaccato il 78enne Trump durante un comizio a Filadelfia insinuando con una battuta di cattivo gusto che l’81enne Biden possa assumere droghe pur di essere in forma. “Sono sicuro che arriverà preparato. A proposito, che fine ha fatto tutta la cocaina che era stata trovata in un bagno della Casa Bianca?”, ha detto scatenando l’ilarità dei suoi fan. Per creare ancora più aspettative, il tycoon ha anche annunciato di aver scelto il vice presidente ma “di non averlo ancora detto a nessuno”.

La nomina ufficiale del suo numero due è attesa alla convention dei repubblicani a Milwaukee a metà luglio e tra i favoriti ci sono Marco Rubio, il senatore della Florida che in questi giorni lo sta aiutando a prepararsi al duello tv del 27 giugno, e il senatore dell’Ohio J.D. Vance, autore del bestseller “Hillibilly Eleby”. Prima della Pennsylvania l’ex presidente si era fermato a Washington ad un evento della Faith and Freedom Coalition per convincere i cristiani evangelici, una fascia d’elettorato cruciali per i repubblicani, a “votare in massa per lui”.

Nelle stesse ore e a pochi chilometri dalla capitale il “commander-in-chief” invece era intento a preparare quello che secondo gli analisti sarà il dibattito più importante della sua carriera. In questi giorni neanche una parola contro il suo avversario se non attraverso Kamala Harris, che in un comizio a New York ha accusato Trump di voler “fare il dittatore”, e gli amici-nemici Alexandria Ocasio-Cortez e Bernie Sanders che ad un evento nel Bronx hanno paragonato la differenza tra una vittoria di Biden e quella del tycoon ad una scelta tra la vita e la morte.