I giovani fra i 18 e i 34 anni hanno più probabilità che mai di vivere ancora con i genitori in Italia, quasi il 70% nel 2022. Gli affitti sono alti, gli stipendi sono bassi e il lavoro può essere difficile da trovare.
Questo non significa che i giovani italiani non siano impegnati nella società in cui vivono: le ricerche dimostrano, infatti, che sono desiderosi di uscire dalla casa familiare per aiutare gli altri attraverso il volontariato.
Nel 2022 circa il 9,3% dei giovani in Italia ha dedicato parte del proprio tempo ad associazioni di volontariato, superando la media nazionale dell’8,3%.
Sono particolarmente attivi con le associazioni che promuovono i diritti umani, la pace e l’ambiente e, a questo riguardo, non sorprende che il cambiamento climatico sia una grande preoccupazione per le nuove generazioni, proiettate al futuro.
Sebbene i potenziali benefici sociali del volontariato siano evidenti, aiutare gli altri può avere effetti molto positivi su chi lo fa e non solo su chi lo riceve.
Il volontariato è associato a significativi benefici per la salute mentale: i volontari - giovani o anziani - tendono a sperimentare livelli più bassi di depressione e ansia rispetto ai loro coetanei non volontari.
Questa riduzione dei sintomi di salute mentale è attribuita alla connettività sociale e alle reti di sostegno che si sviluppano attraverso le attività di volontariato.
Partecipando a queste attività, le persone sono in grado di creare relazioni significative, riducendo il senso di solitudine e isolamento che, come è noto, hanno raggiunto livelli record dopo la pandemia di Covid, soprattutto per i giovani.
In più, il senso di empatia e di compassione sviluppato attraverso il volontariato può portare a una maggiore resilienza emotiva e a una migliore capacità di affrontare lo stress e le sfide personali.
Ma i benefici non si fermano lì. Il volontariato offre ai giovani l’opportunità di sviluppare competenze personali e sociali fondamentali. I giovani volontari sono in grado di migliorare le loro capacità nell’ambito della comunicazione, leadership e del lavoro di squadra, competenze preziose per lo sviluppo personale, ma rappresentano un vantaggio anche in prospettiva lavorativa e di carriera.
Il volontariato aiuta inoltre i giovani a coltivare un senso di responsabilità e una più ampia comprensione dei problemi della società, favorendo la loro crescita come cittadini informati e attivi.
Il noto filosofo greco Platone si lamentava dei giovani 2500 anni fa, a conferma che lo scontro generazionale esiste da sempre.
La ricerca scientifica dimostra che i più giovani e i più anziani traggono dal volontariato i maggiori benefici per il loro benessere personale: dare è davvero ricevere.