“Perdite che vanno dal 25 al 60%. L’impatto economico che gli incendi prima e il virus poi hanno avuto sull’economia regionale è terribile. Bisogna accelerare sugli investimenti governativi e sulla realizzazione di quelle opere pubbliche capaci di dare impiego a migliaia di persone in maniera diretta o per indotto e che producono sistemi di microeconomia legati allo sviluppo urbanistico”.

Philip Donato, deputato statale del NSW eletto a Orange fra le fila del Shooters, Fishers and Farmers Party, non nasconde la sua preoccupazione per un periodo tutt’altro che facile per l’economia delle aree regionali che “dipendono per lo più dagli investimenti governativi e dal turismo. Ma quest’ultimo – spiega Donato – è venuto meno per un lungo periodo”.

Periodo che non accenna a finire e che, forse, non trova sollievo nemmeno con le nuove regole che consentono la presenza di 50 persone all’interno dei locali. “Molti imprenditori non apriranno nonostante queste concessioni, perché hanno bisogno di molto di più. Certo, il nuovo decreto segna un passo nella giusta direzione, ma, visto anche il bassissimo numero di contagi che ha afflitto la nostra zona e molte aree regionali, sarebbe il caso di dare agli imprenditori la possibilità di organizzarsi autonomamente, senza limiti di persone ma con il rispetto delle regole del distanziamento sociale, delle pulizie e delle igienizzazioni frequenti. Lasciamo che i nostri imprenditori possano tornare a fare il loro lavoro”.

Secondo il deputato, la fase post COVID-19 potrebbe trasformarsi in una grande occasione di sviluppo perché “il lavoro da casa potrebbe e dovrebbe essere incentivato anche dopo la pandemia, consentendo alle persone di potersi trasferire nelle aree regionali dove c’è un’ottima qualità della vita e più tranquillità. Il discorso è sul tavolo politico e penso che la delocalizzazione di agenzie governative e l’utilizzo delle tecnologie, così come abbiamo imparato a conoscerlo in questo periodo di isolamento, potrebbe agevolare notevolmente le economie locali”.