ROMA - È bufera sul famoso fotografo Oliviero Toscani, dopo una frase shock sul ponte Morandi pronunciata nel corso di una trasmissione radiofonica della scorsa settimana.
La vicenda prende le mosse da una foto che ha fatto molto discutere e che ritrae Luciano Benetton, patron di Autostrade, assieme ai quattro leader bolognesi delle Sardine. I giovani, invitati da Toscani a visitare il suo centro culturale, si sarebbero trovati davanti a sorpresa l’imprenditore, amico del fotografo e cofondatore del centro, con il quale si sono poi scattati la foto finita al centro delle polemiche.
L’occasione dell’incontro, secondo le ricostruzioni, sarebbe stata una trappola ingegnosamente architettata da Toscani stesso, nell’intento – questa l’accusa – di ripulire, grazie alle Sardine, l’immagine piuttosto ammaccata della famiglia Benetton, ancora al centro delle polemiche per il crollo del ponte Morandi e alla quale il governo vorrebbe togliere le concessioni autostradali.
La foto, pubblicata la scorsa settimana, ha scatenato un terremoto non solo mediatico, ma anche interno allo stesso movimento delle
Sardine, abbandonato da una serie di attivisti critici su quanto avvenuto. Un danno di immagine che si è ripercosso dunque sul giovane movimento nascente e sui suoi fondatori, che ora si ritrovano contestati da più parti e ai quali qualcuno incomincia a chiedere una gestione più condivisa del movimento, soprattutto dal punto di vista politico e comunicativo.
Come se non bastasse poi, il leader più in vista Mattia Santori, sull’onda della vittoria alle regionali in Emilia-Romagna alla quale le Sardine hanno dato il proprio contributo, ha esortato apertamente il movimento a trasformarsi in partito e valutare di presentare delle proprie candidature alle prossime elezioni politiche. Si capisce allora come, a maggior ragione, la foto scattata in compagnia dell’imprenditore, a capo della società al centro del disastro del ponte Morandi di Genova, abbia scatenato una serie di domande e di sospetti sulla contiguità delle Sardine, che si presentano come un movimento nato dal basso, con certi ambienti di potere che da sempre hanno svolto un ruolo di primo piano all’interno di una certa parte politica.
In questo contesto piuttosto infuocato la figura di Oliviero Toscani è finita anch’essa nel mirino dell’opinione pubblica, e incalzato dalle domande dei cronisti, che durante la trasmissione radiofonica gli chiedevano se le Sardine e Benetton avessero parlato della revoca sulle concessioni autostradali, il fotografo ha perso la testa, rispondendo: “Ma a chi vuoi che interessi che caschi un ponte, smettiamola”. La frase ha sollevato immediatamente lo sdegno generale, tanto della politica, quanto dell’intera opinione pubblica, creando una vera e propria bufera che si è abbattuta su Toscani, dal quale si sono immediatamente dissociati anche la società Austostrade e il movimento delle Sardine.
Durissimo è poi stato il commento di Egle Possetti, presidente del comitato Ricordo vittime Morandi: “Quarantatré morti innocenti per lui conteranno poco, ma per noi erano tutto”, ha detto commentando le parole del fotografo. “Stasera ho sentito delle esternazioni, inopportune e confuse di Toscani, ovviamente a lui potrà non interessare che sia caduto un ponte in Italia nel 2018, potrebbe essere che lui viaggi sempre in elicottero – ha aggiunto –; in effetti passare su un ponte francamente è un po’ da ‘plebei’, purtroppo tanti italiani ci viaggiano ogni giorno e qualche persona sotto a ‘quel ponte’ ci è rimasta per sempre”.
Travolto dalle accuse, Toscani ha provato a giustificarsi e a chiedere scusa: “Mi dispiace che parole estrapolate e confuse possano far pensare una follia come quella che a me non interessi nulla del Ponte – ha detto il fotografo. “Sono distrutto umanamente”, e aggiunge: “Mi posso solo scusare nel modo più profondo”.
Le scuse però non bastano ai Benetton, che giovedì scorso hanno deciso di smarcarsi dall’imbarazzante situazione e di rescindere il contratto con il fotografo.