CANBERRA – Straordinario intervento del più autorevole esponente liberale del Queensland, a Canberra, il ministro degli Interni, Peter Dutton, nella leadership dell’ LNP (in Queensland liberali e nazionali sono uniti in un solo Partito, ndr). 

Dopo la solita fuga di notizie e di sondaggi interni dell’LNP, che indicano gli scarsi progressi della leader dell’opposizione Deb Frecklington, a quattro mesi dalle elezioni statali, Dutton deve aver identificato il sospetto numero uno della diffusione delle informazioni riservate alla stampa, accusando di destabilizzazione interna il presidente statale del Partito, David Hutchinson e invitandolo a dimettersi immediatamente.

Il ministro degli Interni ha sfruttato un’intervista da microfoni di radio 4BC, per spingere Hutchinson a “fare la cosa onorevole” e dimettersi, dicendo che la sua interferenza è inaccettabile.

La faida tra l’ala parlamentare e amministrativa dell’LNP è iniziata la settimana scorsa, quando i sondaggi interni poco soddisfacenti per le sorti della Frecklington sono stati fatti filtrare alla stampa dal quartier generale del Partito a Brisbane, e sembrerebbe che l’azione di destabilizzazione sia stata orchestrata proprio da Hutchison e altri membri dell’esecutivo.

L’ira del ministro Dutton è stata provocata anche dal fatto che fino a giovedì scorso, quando ha rassegnato le dimissioni, Hutchinson, è stato impiegato come consulente immobiliare del centro turistico di Coolum, sulla Sunshine Coast, di proprietà del magnate minerario Clive Palmer, potenziale avversario politico alle elezioni statali con il Palmer United Australia Party: “Non si può essere presidente di un partito e dipendente di una compagnia di proprietà del fondatore di un altro Partito”, ha detto Dutton.

“Per quanto mi rattristi vederlo andare via, mi rendo conto che David vuole fare il possibile per contribuire all’elezione dell’LNP il prossimo ottobre – ha detto Clive Palmer dopo l’annuncio che Hutchinson avrebbe lasciato il gruppo –, da parte mia personale, e a nome del direttivo, voglio ringraziare David per il suo contributo positivo in una serie di importanti progetti e per la sua professionalità, e gli faccio i migliori auguri per il futuro”.

Il presidente liberalnazionale aveva sempre dichiarato che si sarebbe dimesso qualora Palmer avesse presentato candidati con il suo Partito alle elezioni del Queensland, ma non sono ancora chiare le intenzioni dell’eccentrico miliardario e politico part-time (è stato eletto per un mandato a Canberra con il Pup, Palmer United Party, ndr), in merito al confronto alle urne il 31 ottobre prossimo.

L’ex presidente della Camera e deputata della Sunshine Coast, Fiona Simpson, ribadendo l’appoggio per Deb Frecklington, ha detto che era doveroso scegliere quale lavoro svolgere, aggiungendo che i due ruoli ricoperti da Hutchinson erano incompatibili.

La poco velata minaccia di Peter Dutton è arrivata venerdì quando il presidente Hutchinson non aveva ancora dichiarato pubblicamente il suo appoggio per la leader statale dell’LNP.

Frecklington, dal canto suo, ha detto che non si lascerà intimidire dagli uomini senza volto dell’esecutivo, assicurando che guiderà il partito conservatore alle prossime elezioni: “Sono la leader e continuerò ad esserlo”, ha detto.

Durante il Question Time parlamentare, la scorsa settimana Frecklington  ha ricevuto i complimenti del ministro del governo laburista, Kate Jones, per aver tenuto testa alle intimidazioni: “Devi stare attenta però, perché ti vogliono far fuori politicamente, non ti vogliono come leader e c’è da chiedersi se sarai, ancora qui per il prossimo Question Time”.