SYDNEY - Anthony Albanese ha tenuto la sua prima conferenza stampa dopo l’attacco terroristico a Bondi Beach, che ieri sera ha causato la morte di 16 persone durante una celebrazione dell’Hanukkah.

Visibilmente provato, Albanese ha definito la sparatoria “un atto di puro male” e “un attacco antisemita e terroristico che ha colpito il cuore della nazione”.

“Quella che doveva essere una celebrazione di gioia, di luce e di comunità è stata trasformata in una tragedia indicibile - ha dichiarato Albanese davanti ai giornalisti -. Gli australiani sono al fianco della comunità ebraica oggi, domani e sempre”.

Il Primo ministro ha confermato che il Consiglio di Sicurezza Nazionale si è riunito immediatamente dopo l’attacco e che le agenzie federali e statali stanno collaborando strettamente per chiarire ogni aspetto dell’accaduto. “Le nostre forze dell’ordine stanno lavorando senza sosta per garantire la sicurezza dei cittadini e per accertare eventuali responsabilità ulteriori”, ha detto, evitando di entrare nei dettagli operativi dell’indagine in corso.

Albanese ha scelto di non rispondere direttamente alle accuse lanciategli dal primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu, che ha imputato al governo australiano una presunta mancanza di azione contro l’antisemitismo. Alle domande postegli su quelle dichiarazioni, il primo ministro ha ribadito che “questo non è il momento dello scontro politico”.

“È un momento per l’unità nazionale - ha sottolineato -. È un momento per respingere l’odio in tutte le sue forme e per dimostrare che l’Australia non tollera la violenza, il terrorismo o l’antisemitismo”.

Nel suo intervento, Albanese ha riconosciuto il profondo dolore della comunità ebraica e ha promesso un rafforzamento delle misure di sicurezza attorno ai luoghi di culto e agli eventi religiosi. “Nessuna comunità dovrebbe vivere nella paura mentre celebra la propria fede”, ha affermato.

Albanese ha anche reso omaggio alle vittime e ai soccorritori, parlando di “atti di straordinaria umanità” mostrati da chi ha prestato aiuto nei momenti immediatamente successivi alla sparatoria. “Abbiamo visto il peggio dell’umanità”, ha detto, “ma anche il meglio”.

La conferenza stampa si è chiusa con un appello alla coesione sociale. “Non permetteremo che il terrorismo divida il nostro Paese”, ha concluso Albanese. “La risposta dell’Australia sarà ferma, unita e fondata sui valori di rispetto e solidarietà”.