SYDNEY - L’introduzione del costo per il prelievo, prevista a partire dal 6 gennaio per tutti i prelievi effettuati agli sportelli delle filiali, agli uffici postali o per telefono, ha scatenato un’ondata di proteste, spingendo anche il ministro del Tesoro Jim Chalmers a definire la proposta “inaccettabile”.
Il direttore esecutivo dei servizi bancari al dettaglio della CBA, Angus Sullivan, ha ammesso in una dichiarazione che la banca ha gestito male la comunicazione con i clienti.
“Siamo consapevoli dell’impatto che qualsiasi modifica delle tariffe può avere in questo periodo dell’anno, soprattutto considerando le pressioni sul costo della vita”, ha dichiarato Sullivan.
Circa il 90% dei clienti interessati dalla modifica sarebbe passato a un conto con una tariffa mensile più bassa, ma la banca ha deciso di sospendere temporaneamente la migrazione per i clienti che potrebbero essere penalizzati. Sullivan ha garantito che nei prossimi sei mesi i clienti saranno contattati per discutere soluzioni personalizzate.
“Se queste modifiche non funzionano per alcuni clienti, questi saranno invitati a contattarci per trovare un’alternativa”.
Jim Chalmers ha incontrato il CEO della CBA, Matt Comyn, per esprimere le preoccupazioni del governo.
“Le modifiche non erano accettabili né appropriate, e abbiamo chiarito la nostra posizione”, ha detto Chalmers, sottolineando l’importanza di proteggere i clienti più vulnerabili.
Il ministro ha accolto con favore il cambio di rotta della banca, aggiungendo: “È essenziale garantire che queste modifiche non peggiorino la situazione dei clienti già in difficoltà”.