“Be like water, my friend”, diceva Bruce Lee. Adattarsi, cambiare, trovare il proprio spazio.
Questo è quello che ha fatto Angelo Corrias quando, quasi dieci anni fa, ha lasciato Massama, una frazione di Oristano, in Sardegna per cercare un futuro in Australia. La sua storia è fatta di scelte difficili, sacrifici e voglia di mettersi alla prova.
Nel 2015, Angelo ha deciso di trasferirsi in Australia. Non è partito all’avventura, ma ha passato mesi a informarsi su visti, lavoro e opportunità. Ha anche studiato inglese con un insegnante madrelingua per un anno intero.
“Quando sono arrivato, pensavo di sapere tutto sull’Australia, ma poi mi sono accorto che capire e farsi capire è tutta un’altra cosa”, racconta.
A Massama ha lavorato nel settore dell’agricoltura e del landscaping, quindi ha trovato lavoro come landscape gardener. Grazie alla sua esperienza con fitofarmaci e prodotti per la cura delle piante, è riuscito a farsi strada, ma senza un buon inglese, tutto è stato più difficile.
“Se non parli inglese, in Australia sei solo un altro backpacker sulla spiaggia”, dice.
Come molti altri ragazzi con un visto temporaneo, Angelo ha dovuto lavorare nelle farm per estendere la sua permanenza. Ha deciso di farlo con entusiasmo, anche perché molti gli avevano parlato di quell’esperienza come di qualcosa di unico.
“È stata una delle esperienze più belle che abbia mai fatto. Ti metti lo zaino in spalla e vai. Ho trovato amici che ancora oggi fanno parte della mia vita”.
Ha lavorato nel settore delle ostriche in South Australia, ha raccolto agrumi e ha fatto manutenzione nei vigneti. Alcune esperienze sono state positive, altre più dure. In una delle farm ha dovuto lasciare il lavoro dopo essere stato trattato male da un supervisore.
“Ero lì per lavorare, non per farmi prendere in giro. Mi sono tolto i guanti e me ne sono andato”, racconta.
Il periodo delle farm è stato faticoso, ma gli ha insegnato a viaggiare leggero e a cavarsela in ogni situazione.
Dopo l’esperienza, Angelo è tornato a lavorare nel suo settore. Ha ottenuto uno sponsor e ha fatto carriera nel settore del luxury gardening e landscaping.
Oggi è horticulture manager e, dopo dieci anni, ha raggiunto un traguardo importante: domani 21 marzo riceverà la cittadinanza australiana.
“Ci ho messo quasi dieci anni, ho dovuto cambiare sponsor e affrontare ostacoli burocratici, ma alla fine ce l’ho fatta”, racconta con orgoglio.
Ha studiato e investito nella sua formazione, ottenendo un Master in Agribusiness Management, un Certificate in Landscape Construction and Chemical Products, sei anni di esperienza in Italia e quasi dieci in Australia: “Questo Paese non regala niente. Devi essere pronto a darti da fare e a cambiare quando serve”.
Anche se l’Australia è ormai casa sua, il legame con la Sardegna è forte.
“Più passa il tempo, più mi manca la famiglia. Voglio riuscire a tornare almeno due volte all’anno”, dice.
Nel frattempo, ha costruito una vita piena: pratica canoa, pesca in apnea e boxe. Si è trasferito a Parramatta, dopo anni nelle Northern Beaches, e ha trovato l’amore con una ragazza greco-australiana.
“Mi trovo bene qui, ma alcune cose dell’Italia non si possono sostituire. Il cibo, la cultura, il senso di appartenenza”.
Angelo ha visto tante persone partire per l’Australia con aspettative sbagliate.
“C’è chi arriva qui pensando che sia tutto facile, ma non è così. Devi sapere come risparmiare, investire nella formazione, imparare l’inglese. Senza queste cose, non vai da nessuna parte”.
Eppure, se c’è una cosa che ha capito in questi anni: bisogna sapersi adattare.
“Se vuoi restare in Australia devi essere come l’acqua: cambiare forma, essere pronto a reinventarti. Se non lo fai, rischi di sentirti perso”.
Da un piccolo paese in provincia di Oristano a un futuro costruito con impegno dall’altra parte del mondo, Angelo Corrias ha dimostrato che il coraggio e la determinazione possono fare la differenza. E quindi: “Be like water, my friend”.
E Angelo lo è stato davvero.