BUENOS AIRES - La scuola paritaria Cristoforo Colombo di Buenos Aires ha ospitato la presentazione di Las vueltas (Enero), il nuovo romanzo di Barbara Galantino.  

Un libro che racconta la vicenda di Elena, una donna italiana trasferitasi in Argentina, una storia in cui l’autrice riflette le proprie esperienze di migrazione: le emozioni di vivere tra due paesi, la fatica di stabilirsi lontano da casa, la sfide di snetirsi “divisa a metà”. 

L’incontro, parte del progetto Doposcuola coordinato dalla professoressa Aneles Balmaceda, ha offerto un’occasione di scambio culturale tra diverse prospettive. “Vogliamo creare un luogo di incontro tra persone e visioni del mondo differenti, promuovendo la cultura italiana e aprendo le porte a nuove esperienze”, ha spiegato Balmaceda, presentando le numerose attività del progetto: non solo presentazioni letterarie, ma anche workshop di gioielleria, danza e incontri con artisti nel rinnovato auditorium della scuola. 

Per Barbara, si tratta di un “ritorno” in un luogo-simbolo della sua vita in Argentina: è infatti la scuola dove hanno studiato i suoi due figli Virginia e Lorenzo, oggi all’università. 

Durante la serata l'autrice ha letto un frammento del suo romanzo e ha raccontato il proprio percorso di scrittura e pubblicazione.  

L’incontro è stato arricchito dall’interpretazione di Elvira ‘Pupi’ Borgaro, che ha dato voce al personaggio di Elena, emozionando il pubblico, e da Corina Materazzi, fondatrice di Editorial Enero, la quale ha spiegato come le vicende di Elena e la scrittura di Barbara l’abbiano coinvolta a tal punto da decidere di pubblicare il libro. 

Sebbene Galantino scriva già da alcuni anni e abbia autopubblicato altri tre volumi, questa volta ha voluto vivere l’esperienza di trovare una casa editrice interessata alla sua opera. “Ho preferito aspettare il tempo necessario e alla fine ne è valsa la pena, perché è stato un processo molto emozionante e piacevole. Mi sono sentita subito compresa da Corina e sono orgogliosa del risultato.” 

Le domande del pubblico hanno spaziato tra curiosità sul processo di scrittura, la scelta dei dettagli editoriali — come l’immagine di copertina — e interrogativi esistenziali sul migrare e stabilirsi all’estero, sulla maternità lontana da casa e sui progetti futuri.  

Barbara ha svelato di avere già nuovi progetti in cantiere: sta lavorando a un libro su tutte le lingue che l’hanno accompagnata nel corso della vita — italiano, inglese, francese, spagnolo — spiegando che “siamo, o almeno sembriamo, persone diverse nelle diverse lingue che parliamo”. 

Inoltre, ha cominciato a immaginare una nuova storia proiettata nel futuro: “Se Elena è il mio alter ego per raccontare il passato, sto già lavorando al personaggio di una donna di nome Adriana. Sarà la protagonista di un romanzo in cui immaginerò come potrebbe essere la mia vita nei prossimi anni”, ha raccontato l’autrice, concludendo una serata intensa tra letteratura, identità e nuove prospettive.