All’apertura della manifestazione, il presidente Bartolo Fonti ha dato il benvenuto ai presenti, tra i quali il maggiore avvocato, Dino De Marchi, e l’artista Marcello D’Amico. A seguito dell’esecuzione degli inni nazionali – italiano e australiano –, il maestro Tony D’Amico ha recitato a memoria la Preghiera del marinaio, scritta nel 1901 dal sommo poeta italiano, Antonio Fogazzaro. Infine, il maestro ha suonato Il silenzio, in onore di coloro che non sono più con noi.
Si è quindi proceduto con la degustazione dello squisito pranzo con antipasto all’italiana, pasta al ragù, bistecca di manzo e cotoletta di pollo, contorno, torta e bibite.
Nel suo intervento ufficiale, il presidente Fonti ha presentato una relazione dettagliata sulla Marina Militare italiana e sugli eventi della battaglia di Premuda del 10 giugno 1918, celebrando le eroiche gesta dell’ammiraglio Luigi Rizzo.
“La storia ci insegna che quel giorno ha avuto luogo un’azione navale compiuta dai Mas 15 e 21 agli ordini del capo sezione capitano di corvetta, Luigi Rizzo, con la partecipazione dei comandanti Armando Gori e Giuseppe Aonzo. Gli impavidi marinai italiani riuscirono a silurare e ad affondare la corazzata nemica Santo Stefano (Szent Istvan) e a colpire la corazzata gemella, Tegetthoff. Per questa azione, il capitano Rizzo venne decorato con la Medaglia d’oro al valore militare. Rizzo, primo conte di Grado e di Premuda, nato a Milazzo l’8 ottobre 1887 e morto a Roma il 27 giugno 1951, prestò pure servizio militare nella Seconda guerra mondiale”, ha spiegato.
“La Marina Militare italiana nacque quattro mesi prima della proclamazione del Regno d’Italia, il 17 novembre 1860, da una fusione fra la Marina Sarda-Piemontese e Marina Borbonica, su proposta del primo ministro, Camillo Benso conte di Cavour. Quindi, viva la Marina e viva i Marinai!”, ha concluso.
Poi, il maggiore Dino De Marchi, con il suo eloquente intervento in italiano e in inglese, si è soffermato sull’importanza di continuare con le feste militari e di tramandare la loro importanza alle nuove generazioni.
In conclusione, Marcello D’Amico ha letto una lettera pervenuta da Roma dal presidente nazionale ANMI, Pier Luigi Rosati: “Tutti insieme, dunque, come sempre, e spero sempre sarà, perché questo legame leale, forte e sincero, che ha fatto ieri gli equipaggi e oggi i cittadini della nostra amata patria. Sono presente, ovunque vi riuniate, sono con voi e mi unisco al vostro grido: ‘Viva la Marina, viva i Marinai, viva l’Italia!’”.
Ha allietato il pomeriggio il maestro Tony D’Amico con il suo popolarissimo repertorio alla tastiera e alla tromba. La giornata si è conclusa con l’estrazione di una ricca lotteria. L’Associazione N.M.I. Costantino Borsini ha ringraziato tutti coloro che hanno donato i premi, il comitato per l’impegno continuo, mentre il presidente Fonti ha augurato un felice 2025 a tutti.