WELLINGTON - I soccorritori sono stati impegnati in una lotta contro il tempo per salvare il maggior numero possibile di cetacei.
L’evento è avvenuto a Farewell Spit, circa 90 chilometri a nord della località turistica di Nelson nell’Isola del Sud. Una sessantina di persone si sono adoperate per cercare di salvare gli animali fino all’arrivo dell’alta marea, come spiegato dal dipartimento di Conservazione neozelandese.
Negli ultimi 15 anni Farewell Spit, una lingua di sabbia che si protende per 26 chilometri nel mare della Golden Bay, è stata teatro di almeno 10 episodi di spiaggiamento. Il più grave è quello del febbraio di quattro anni fa, nel quale 250 animali persero la vita.
Venerdì scorso anche in Indonesia un branco di globicefali si è spiaggiato sulle coste dell’isola di Madura. Quarantasei cetacei sono morti, dopo che i soccorsi sono riusciti a salvarne solo tre. Volontari hanno usato teloni o semplicemente le mani nude per cercare di rimetterli in mare.
Le correnti incrociate in mare aperto nell’area rappresentano un pericolo per le balene, che rischiano di rimanere intrappolate tra le barriere coralline vicino alla terra. Anche l’inquinamento, le reti abbandonate e i rifiuti di plastica galleggianti sono un pericolo per gli animali marini.