Drenchia, in provincia di Udine, non vanta soltanto il primato di essere il più piccolo comune della regione Friuli Venezia Giulia ma anche quello dove l’inverno demografico è più rigido: l’ultima nascita iscritta all’ anagrafe risale al 2015, ovvero dieci anni fa. Lento e inesorabile declino per il comune a Nord Est del Friuli Venezia Giulia, a ridosso del confine con la Slovenia, dove negli ultimi 40 anni si è passati da 1.128 a 89 abitanti. Per giunta, quel bambino nato dieci anni fa non abita più a Drenchia, dove i residenti più giovani hanno 14 anni, gli under 40 sono soltanto otto e più di metà della popolazione si colloca nella fascia degli over 65. Una situazione diffusa: sono ben nove i paesi che non hanno registrato nati nel 2024, qualcuno non lo fa da cinque anni mentre altri centri hanno perso il 10% dei residenti.
Allargando l’orizzonte, l’intero Friuli Venezia Giulia vive un’analoga situazione: secondo i dati Istat nei primi cinque mesi del 2025 sono state 2.563 le nascite, 300 in meno rispetto all’anno precedente, a fronte di 6.239 decessi; peggio del 2024, quando era già stato raggiunto il minimo storico di 6.885 nati in tutto l’anno. Si profila insomma il 18O anno di fila in flessione. Una tendenza soltanto in parte attenuata dai migranti che da gennaio a maggio 2025 mostrano un saldo positivo, tra arrivi e partenze, di quasi 3.300 residenti in più, contenendo in 424 persone il calo della popolazione.
Le origini di Drenchia risalgono probabilmente al XII secolo, con una forte presenza della comunità slovena nella zona. Il crinale del Colovrat fu teatro di importanti eventi durante la Prima Guerra Mondiale: trincee, fortificazioni e memoriali punteggiano il territorio. Uno dei simboli è il Bivacco Giuseppe Zanuso, dedicato all’alpino deceduto nel 1929, realizzato in muratura e inserito in un percorso escursionistico con vista panoramica e testimonianze storiche. Inoltre, ogni anno si tengono cerimonie commemorative, come quella in ricordo del militare Riccardo Giusto, considerato il primo caduto italiano nella Grande Guerra.