ROMA - Il decreto sicurezza è finito sotto la lente dell’ufficio del Massimario della Cassazione che in una relazione di 129 pagine ha rilevato criticità di “metodo” e di “merito”.

Per la Suprema Corte il decreto “riproduce quasi alla lettera” il contenuto del disegno di legge che la Camera dei deputati, “dopo un’ampia discussione in Assemblea, aveva approvato in prima lettura il 18 settembre 2024” e poi trasmesso al Senato.

Mancherebbero, dunque, i requisiti di “necessità e urgenza”. Quanto alle disposizioni che “determinano il trattamento sanzionatorio”, destinate a incidere sulla libertà personale, “devono ritenersi suscettibili di controllo” da parte della Corte per “gli eventuali vizi di manifesta irragionevolezza o di violazione del principio di proporzionalità, dovendosi scongiurare il rischio di irrogazione di ‘una sanzione non proporzionata all’effettiva gravità del fatto’”.

Nel merito vengono riportati diversi profili problematici come nel caso delle aggravanti di luogo per i reati commessi nelle immediate adiacenze delle stazioni ferroviarie e delle metropolitane o all’interno di convogli adibiti al trasporto di passeggeri e per il nuovo reato di blocco stradale. Dubbi anche sulle disposizioni che interessano detenuti madri e canapa. 

E all’indomani delle critiche espresse della Cassazione al decreto sicurezza, la Lega di Matteo Salvini rilancia annunciando di voler mettere nero su bianco un nuovo provvedimento a tutela degli agenti. La proposta raccoglie subito il sì degli alleati. Il viceministro agli Esteri, Edmondo Cirielli, annuncia la disponibilità a sedersi subito intorno a un tavolo: “Da molti anni sostengo che sia improcrastinabile intervenire per rafforzare la sicurezza nelle città e tutelare le forze dell’ordine”, ricorda il coordinatore della direzione di Fdi.

Pronta a mettere in cantiere subito un nuovo provvedimento è anche Forza Italia: “Sulla sicurezza il centrodestra andrà avanti non solo difendendo le norme che ha varato, ma valutando ulteriori interventi soprattutto a tutela delle forze armate e delle forze di polizia”, fa sapere il capogruppo al Senato, Maurizio Gasparri.

Di tutt’altro avviso i partiti dell’opposizione che puntano il dito contro il ministro della Giustizia, Carlo Nordio: “Farebbe meglio a sedersi e leggere attentamente il contenuto della relazione”, dice Filiberto Zaratti di Avs che aggiunge: “A parte che non capiamo come non si aspettasse la relazione della Cassazione che mette in evidenza ciò che l’opposizione parlamentare ed il meglio del mondo giuridico e democratico italiano hanno insistentemente sottolineato in merito all’aberrante decreto sicurezza”.

Difficile capire se e quando un nuovo testo vedrà la luce tenendo conto dei provvedimenti che il Parlamento dovrà approvare prima della pausa estiva visto, tra l’altro, che molti sono decreti e che quindi hanno una scadenza da rispettare. Quel che è certo è che il centrodestra non sembra intenzionato a tornare sui suoi passi dopo le critiche mosse dalla Cassazione.