MELBOURNE - La sparatoria, avvenuta a Porepunkah, piccolo centro rurale nel nord est, oltre alla morte di due agenti della polizia statale, ha provocato il ferimento di un terzo.
Le autorità hanno confermato che si tratta di una “situazione attiva e in corso”, invitando la popolazione a evitare l’area per motivi di sicurezza.
Il primo ministro Anthony Albanese, informato dell’accaduto, ha espresso “grave preoccupazione per gli agenti coinvolti”, lodando l’impegno quotidiano delle forze dell’ordine.
La premier del Victoria, Jacinta Allan, ha parlato di “straordinario coraggio” dimostrato dai poliziotti, e anche l’opposizione statale ha reso omaggio al sacrificio delle vittime. Messaggi di cordoglio e sostegno sono arrivati anche dall’Australian Federal Police Association e dal commissario federale Reese Kershaw.
Sul posto sono intervenute decine di pattuglie, ambulanze ed elicotteri. La scuola primaria di Porepunkah è stata posta in lockdown, con i bambini tenuti all’interno fin dalla tarda mattinata.
Anche il consiglio comunale dell’Alpine Shire ha chiuso biblioteche e centri informativi, mentre i residenti sono stati avvisati di rimanere in casa, chiudere le auto e “barricarsi” in attesa della conclusione delle operazioni. Testimoni hanno riferito di aver visto un convoglio di auto della polizia attraversare i paesi vicini e di aver udito l’intenso sorvolo di elicotteri.
Le autorità non hanno ancora fornito dettagli sull’autore, o gli autori, della sparatoria. L’ASIO e la polizia federale seguono l’evolversi della situazione, mentre la Polizia del Victoria ha dichiarato che ulteriori informazioni saranno rese pubbliche “quando sarà operativo farlo in sicurezza”.
La comunità locale, circa mille abitanti, è profondamente scossa. “I nostri pensieri sono con la polizia per il lavoro che fanno ogni giorno”, ha dichiarato la dirigente scolastica Jill Gillies. L’Associazione di polizia del Victoria ha già inviato squadre di sostegno psicologico per assistere i colleghi e le famiglie delle vittime.
La tragedia di Porepunkah sottolinea i rischi quotidiani affrontati dalle forze dell’ordine, chiamate a operare in contesti spesso imprevedibili e pericolosi.
Le parole di Albanese sintetizzano bene il sentimento diffuso: “Qualsiasi perdita di agenti nell’adempimento del dovere è un attacco al cuore della nostra comunità. L’Australia è riconoscente per il loro servizio e il loro sacrificio”.