SANTO DOMINGO - Le autorità della Repubblica Dominicana hanno confermato che almeno 218 persone sono morte, mentre altre 189 sono rimaste ferite nel crollo del tetto della discoteca Jet Set di Santo Domingo all’inizio della settimana, in un incidente in cui si esclude ormai la possibilità di ritrovare altri sopravvissuti.  

Lo ha confermato il direttore del Centro per le operazioni di emergenza (Coe), Juan Manuel Méndez, che ha anche ammesso che, 48 ore dopo, l’incidente le autorità hanno ordinato la riduzione del personale di emergenza perché la loro presenza non è più necessaria. 

Secondo le ultime notizie, i servizi di emergenza non hanno ritrovato nessun altro sopravvissuto dalle prime ore di martedì mattina e le autorità dominicane hanno annunciato giovedì mattina l’inizio di una nuova fase di recupero dei corpi, dopo aver escluso la possibilità di individuare superstiti tra le macerie della discoteca. 

L’esecutivo, che ha ribadito che i corpi devono essere recuperati “con il dovuto rispetto e la dignità che ogni vittima merita”, ha sottolineato che “questo cambiamento risponde esclusivamente a criteri tecnici e di protezione delle vite” e che in nessun caso implica l’archiviazione del caso o una riduzione dell’attenzione nei suoi confronti.  

Le autorità della Repubblica Dominicana hanno precisato che, una volta conclusa questa fase di recupero dei corpi, inizierà una terza fase, consistente nell’indagine dei fatti, per chiarire le cause di una tragedia per la quale la comunità internazionale ha già espresso il proprio cordoglio alla nazione caraibica.  

La tragedia è avvenuta nella discoteca Jet Set, situata nella capitale dominicana Santo Domingo, durante una festa in cui si stava esibendo l’importante cantante merengue Rubby Pérez, anch’egli deceduto. Le autorità non hanno chiarito quante persone potessero trovarsi all’interno quando è avvenuto il crollo. 

Sono due i cittadini italiani che risultano tra le vittime del crollo della discoteca, secondo quanto si apprende da fonti informate: un uomo originario di Catania e una donna con doppia cittadinanza italiana e dominicana, di cui non si hanno altre informazioni. L’uomo, di 48 anni, era uno chef di nome Luca Massimo Iemolo ed era originario di Catania, come riportano i media siciliani.  

Sull’account Instagram del ristorante in cui lavorava si legge che “il team del Sarah Restaurant esprime le più sincere condoglianze e la più profonda solidarietà a tutte le famiglie colpite dal tragico crollo del Jet Set, una tragedia che ha toccato i cuori dell’intero Paese”, e si aggiunge che “siamo particolarmente addolorati per la perdita del nostro chef, Luca Massimo Iemolo, un professionista appassionato di cucina, che ha vissuto la sua professione con dedizione, devozione e rispetto”.