MELBOURNE - Sebbene la Coalizione venga indicata in vantaggio in numerosi sondaggi, per tornare al governo avrebbe bisogno di uno spostamento di voti di proporzioni storiche.
Durante il suo intervento che di fatto ha dato avvio alla campagna elettorale, Dutton ha presentato il nuovo slogan di tre parole: “Back on track” (rimettersi in carreggiata), già utilizzato con successo dal Partito Nazionale in Nuova Zelanda. “Leader deboli creano tempi difficili, ma leader forti creano tempi migliori”, ha dichiarato, promettendo una leadership solida capace di affrontare le sfide del paese.
Tra le priorità delineate nel suo discorso – ma senza annunciare nuove misure – Dutton ha menzionato l’energia nucleare, la riforma del sistema di immigrazione, il sostegno alle piccole imprese e l’accessibilità abitativa. “Per troppi australiani, le aspirazioni sono state sostituite dall’ansia e l’ottimismo dal pessimismo”, ha detto il leader liberale.
Le reazioni degli avversari politici non si sono fatte attendere. Stephen Jones, assistente al Tesoro, ha criticato il discorso definendolo privo di nuove idee. La senatrice dei Verdi, Sarah Hanson-Young, ha accusato Dutton di attaccare i lavoratori precari, le energie rinnovabili e l’ambiente.
Con l'intervento di Dutton a Melbourne e la visita del primo ministro Anthony Albanese nel Queensland, entrambi i leader hanno iniziato l’anno concentrandosi sugli stati più critici. Fonti laburiste indicano che il leader dell’opposizione ha un’immagine debole tra gli elettori del Victoria, facendo ritenere che la campagna elettorale non sarà basata solo su priorità e misure politiche, ma che verrà condotta con ampi spazi dedicati a attacchi personali.
Le elezioni federali devono essere tenute non oltre la data limite del 17 maggio e non viene escluso che tale data venga anticipata.