ROMA - Il celebre fotografo Oliviero Toscani si è spento a 82 anni nel reparto di Rianimazione dell’ospedale di Cecina (Livorno), dove era stato trasportato per un peggioramento delle sue condizioni, a causa di una rara malattia incurabile che gli era stata diagnosticata nel 2023.
Era stato lo stesso Toscani a renderla nota, durante un’intervista concessa al Corriere della Sera dalla sua casa di Casale Marittimo, in provincia di Pisa, dove viveva dagli anni Settanta, spiegando tra l’altro di aver perso nell’ultimo anno 40 chili e di aver ragionato sul suicidio medicalmente assistito.
Alla domanda se avesse paura della morte, il fotografo aveva risposto: “No, non ho paura, basta che non faccia male. E poi ho vissuto troppo e troppo bene, sono viziatissimo. Non ho mai avuto un padrone, uno stipendio, sono sempre stato libero”.
Toscani lascia la sua terza moglie, l’ex modella norvegese e sua agente Kirsti Moseng, da cui ha avuto tre figli, che si aggiungono agli altri tre nati della prime due relazioni.
Milanese, figlio dello storico fotoreporter del Corriere della Sera Fedele Toscani, Oliviero iniziò a lavorare per la pubblicità e per le più importanti riviste di moda, realizzando foto per le campagne di alcuni dei più noti brand della moda, attingendo spesso ai temi sociali, dal razzismo all’Aids, dalla pena di morte all’anoressia.
Geniale e provocatorio, ha firmato alcune delle campagne pubblicitarie più emblematiche e premiate, molte delle quali nate dall’indimenticabile e lungo sodalizio con Benetton.
Nel 2010 è stato nominato Accademico di onore dall’Accademia di Belle Arti di Firenze, nel 2017 ha ricevuto la laurea ad honorem da parte dell’Accademia di Belle Arti di Brescia e nel 2019 ha vinto il premio alla carriera dell’Art Director’s Club tedesco.