Guardando queste foto, e le tante altre che saranno esposte nella mostra dedicata alla vita di padre Atanasio Gonelli, qualcuno penserà di vivere in un’altra epoca. E forse, è proprio così. Eppure, fra quei volti giovani e indaffarati o concentrati, felici ed emozionati, a costruire una sala di ritrovo, un orto, una chiesa, presenti a un matrimonio o a un battesimo, ci sono personaggi noti della nostra comunità che oggi, ancor più di allora, ne sono la parte più rappresentativa e attiva.
Nella collezione che la Fondazione Padre Atanasio Gonelli ha scovato fra le cose appartenute all’ispiratore dell’ente, colui che fu anche parroco di St Fiacre, c’è la storia della comunità italiana nel New South Wales e in Australia. C’è la storia dell’emigrazione che negli anni ‘50, ‘60, ‘70, era nel pieno della crescita ma non aveva nulla. Poveri ma belli, si diceva un tempo, ed era proprio così la comunità italiana quando Atanasio Gonelli, allora frate missionario, arrivò dall’Italia per aggregarsi ai Cappuccini di St Fiacre.
Non c’erano strutture, soprattutto sociali, che potessero garantire il futuro della comunità. C’era, e già non era poco, la chiesa di St Fiacre, ma servivano movimenti collaterali per diffondere e mantenere la cultura italiana nello Stato. Ecco, allora, che padre Atanasio, affiancato da quelli che, poi, diventeranno grandi imprenditori, politici statali e federali, top manager delle istituzioni australiane, cominciò a costruire le fondamenta di una comunità che da emarginata diventerà, poi, perfettamente integrata in quella australiana pur conservando usi, cultura e lingua della propria terra. Nelle foto che saranno esposte ci sono i politici, le alte cariche della Chiesa e della Repubblica che, negli anni, sono venuti in Australia per rinsaldare il rapporto fra i due Paesi e la comunità italiana emigrata. C’è la storia degli italiani che dalle navi della speranza hanno scalato le vette della società e del mondo che li ha accolti.
La mostra fa parte delle iniziative che sono state organizzate per celebrare il centenario dalla nascita di padre Atanasio Gonelli dalla Fondazione che porta il suo nome.
Il presidente Felice Montrone, in collaborazione con il direttivo dell’ente e i frati Cappuccini di St Fiacre, ha organizzato diversi appuntamenti in memoria di padre Atanasio. Si comincia domenica 12 febbraio con una commemorazione religiosa nella sua St Fiacre. Lo stesso giorno, sarà presentata la mostra fotografica dedicata al frate Cappuccino e alla comunità italiana che lo ha affiancato negli anni di servizio nel NSW, seguito da un pranzo sociale e un simposio nel quale si svolgerà una presentazione audio-video della vita e delle opere di padre Atanasio.
Animeranno la presentazione alcuni rappresentanti della comunità italiana che hanno conosciuto e lavorato con padre Atanasio: il presidente del Co.As.It., Lorenzo Fazzini, l’ex presidente dell’Associazione San Francesco, Susi Schio, il giornalista di questa testata, Armando Tornari, e padre John Cooper, cappellano della Fondazione Atanasio e storico dei Cappuccini.
Domenica 19 febbraio, invece, sarà la volta del pellegrinaggio sulla tomba di padre Atanasio, sepolto nel cimitero di Rookwood.
Le celebrazioni del centenario saranno chiuse con l’annuale Community Charity Lunch che la Fondazione Atanasio Gonelli organizza ogni anno per raccogliere fondi e sostenere, grazie alla generosità della comunità, associazioni, enti pubblici e privati, ricerca medica e ogni iniziativa meritevole che sia mirata ad aiutare chi ne ha bisogno.