ROMA - Venticinque punti principali compongono il programma con cui Fratelli d’Italia, la forza politica in testa a tutti i sondaggi, si candida per guidare il Paese, o meglio, “risollevarlo” dal baratro in cui lo hanno ficcato le altre forze politiche.
Consapevole dei timori percepiti a livello internazionale in caso di un suo ingresso a Palazzo Chigi, Giorgia Meloni nell’elaborare il suo programma ha posto cura particolare nell’epurare i toni più sovranisti, pur mantenendo una retorica patriottica che è tipica della sua forza politica. E così, senza discostarsi un millimetro dal solco della Nato, né tantomeno mettendo in dubbio i principi di integrazione europea, Fratelli d’Italia concentra quasi tutte le sue attenzioni sulla politica interna, a partire da quella crisi energetica che sta investendo il Paese e rischia seriamente di metterlo in ginocchio già nelle prossime settimane.
Non appena anetrata a Palazzo Chigi, Meloni si propone dunque “l’immediata costituzione di un’unità di crisi su energia e caro bollette”, che alabori anche un “mirato aggiornamento del Pnrr alla luce della crisi scaturita dal conflitto in Ucraina e dall’aumento dei prezzi delle materie prime”. L’ormai inevitabile crisi sociale per Giorgia Meloni non andrà affrontata con il Reddito di Cittadinanza, che andrà “abolito” e sostituito con “un nuovo strumento”, ma con l’aumento degli “importi per l’assegno unico e universale” e destinando maggiori risorse al Fondo di garanzia per l’acquisto della prima casa per le giovani coppie di lavoratori precari.
Oltre alla flat tax, centrale è il capitolo delle tasse, con un “taglio strutturale del cuneo fiscale e contributivo, a vantaggio di lavoratori e imprese” e il “saldo e stralcio delle cartelle fino a 3mila euro”.
Punto centrale del programma di Fratelli d’Italia sarà poi l’abolizione dell’obbligo di vaccinazione e del Green Pass e “l’stituzione di una commissione d’inchiesta sulla gestione medica ed economica della pandemia da Covid-19 nonché sulle reazioni avverse da vaccino”. Temi che faranno discutere come quelli inseriti nel capitolo dedicato alla “difesa della libertà e della dignità di ognuno”, dove si promette un “contrasto alla censura arbitraria dei social network e una garanzia del rispetto della libera manifestazione del pensiero da parte delle grandi piattaforme di comunicazione”, ma anche la tutela della “vita umana fin dal suo inizio” e la “lotta ad ogni forma di maternità surrogata”.
Tema portante del programma è poi il sostegno al mondo dell’impresa, con una strategia di promozione tramite l’istituzione del ‘Liceo del Made in Italy‘ “per dare qualità e prestigio al contesto lavorativo e culturale del Marchio Italia”. A completare il tutto le riforme istituzionali già lanciate in precedenza, come il presidenzialismo e quelle su giustizia, sicurezza e immigrazione.