MARSIGLIA - Quattro dei sei corpi estratti dalle macerie, dopo il crollo di un edificio a Marsiglia, domenica scorsa, sono stati identificati: è quanto annunciato dalla procuratrice di Marsiglia precisando che si tratta di un uomo di 74 anni, della moglie della stessa età, e di due donne, rispettivamente di 65 e 88 anni.
Due persone restano ancora disperse, si ritiene, sotto alle macerie dell’edificio al numero 17 di rue de Tivoli, ha precisato la procuratrice Dominique Laurens, mentre continua il lavoro d’identificazione dei due altri corpi recuperati dai pompieri. “Intanto – ha proseguito Laurens –, le ricerche diventano sempre più pericolose”. “[E] si continua a scavare a mano tra le macerie, per il rischio molto elevato di stabilità dell’edificio 19”, ha aggiunto.
Dall’inizio delle operazioni, il lavoro dei soccorritori è stato ostacolato da un persistente incendio sotto le macerie. L’intervento dei cani da soccorso è stato particolarmente complicato da queste difficili condizioni. L’esplosione, “estremamente violenta”, secondo la procuratrice, è avvenuta alle 00.46 di domenica, come testimoniano le telecamere di sorveglianza che l’hanno ripresa.
Rue de Tivoli 17, un edificio che ospitava cinque appartamenti in una zona piuttosto residenziale del centro città, è stato completamente fatto saltare in aria. I due edifici adiacenti sono stati gravemente danneggiati, ma tutti i loro occupanti sono riusciti a fuggire o a essere salvati dai Vigili del fuoco. Uno di questi edifici è crollato, senza ferire i soccorritori. Anche l’altro minaccia di crollare.
Cinque persone sono rimaste leggermente ferite e 33 in totale “colpite”, secondo le autorità. Circa 200 abitanti del quartiere, per un totale di 90 nuclei familiari, hanno dovuto essere evacuati e 50 hanno chiesto il ricollocamento d’urgenza.
“[Quanto alle cause della tragedia], lavoriamo sull’ipotesi di una esplosione di gas”, ha proseguito la magistrata, aggiungendo tuttavia che è ancora troppo presto per trarre delle conclusioni, in particolare a causa dell’impossibilità per i legali di accedere al sito non protetto.