CANBERRA - Secondo i dati forniti dall’Australian Bureau of Statistics, nel terzo trimestre dello scorso anno sono stati avviati i lavori per oltre 43mila nuove abitazioni, un incremento del 4,6% rispetto al trimestre precedente e del 13,9% rispetto allo stesso periodo del 2023. Tuttavia, l’attività edilizia resta ben al di sotto dei livelli consueti e lontana dalle 60mila unità necessarie ogni trimestre per raggiungere l’obiettivo.

La Housing Industry Association (HIA) ha segnalato un urgente bisogno di 83mila lavoratori aggiuntivi per soddisfare la domanda di costruzioni residenziali. Jocelyn Martin, amministratrice delegata di HIA, ha attribuito la situazione a politiche governative inadeguate.

“Le iniziative come il TAFE gratuito non affrontano il problema reale”, ha dichiarato Martin, proponendo invece sovvenzioni salariali per gli apprendisti, semplificazioni per i visti di lavoratori qualificati e campagne nazionali per promuovere le professioni tecniche.

Le abitazioni indipendenti hanno guidato l’aumento dei nuovi progetti, rappresentando il 63% delle nuove costruzioni. Tuttavia, la realizzazione di appartamenti, fondamentale per raggiungere l’obiettivo nazionale, resta insufficiente a causa di un ridotto appetito da parte degli investitori.

Denita Wawn, amministratrice delegata di Master Builders Australia, ha sottolineato che fattori come bassi livelli di produttività, alti costi inflazionistici e mancanza di infrastrutture stanno ostacolando la fattibilità dei progetti.

Con costi elevati e sfide di accessibilità, molti australiani scelgono di rinnovare le case esistenti invece di acquistare nuove abitazioni. Secondo Domain, il 30% dei proprietari di case prevede di effettuare ristrutturazioni nei prossimi 12 mesi.

La HIA ha preparato soluzioni che presenterà tra le proprie raccomandazioni pre-budget, inclusi interventi sul sistema di apprendistato e miglioramenti alla cultura e alla sicurezza nei luoghi di lavoro.