MELBOURNE - Sarebbero più di mille le famiglie a cui è stato chiesto di testare i propri figli per malattie sessualmente trasmissibili, dopo che Joshua Brown, educatore di un asilo nido, è stato accusato di decine di reati sessuali.
Brown, 26 anni, è stato incriminato lo scorso 12 maggio con oltre 70 capi d’accusa per reati a sfondo sessuale su otto minori perpetrati, secondo l’accusa, mentre lavorava in un centro per l’infanzia a Point Cook, nella zona ovest di Melbourne, tra aprile 2022 e gennaio 2023.
Tra i reati contestati figurano l’abuso sessuale, il tentato abuso sessuale, l’aggressione sessuale e la produzione di materiale pedopornografico. Secondo quanto riportato dalla polizia del Victoria, i bambini avevano tra i cinque mesi e due anni, al momento dei presunti abusi.
Brown non era noto alle forze dell’ordine, non erano mai state presentate denunce formali nei suoi confronti prima dell’arresto ed era in possesso di un valido certificato per poter lavorare con i minori - poi revocato.
Le famiglie delle presunte vittime sono state informate dei fatti la settimana scorsa e, come ha dichiarato ai giornalisti la comandante ad interim della polizia del Victoria, Janet Stevenson, è stato “estremamente sconvolgente”.
L’arresto di Joshua Brown ha dato il via a un’indagine più ampia da parte degli inquirenti, che hanno accertato che tra gennaio 2017 e maggio 2025, l’uomo ha lavorato in 20 centri per l’infanzia principalmente nella zona ovest della città, inclusi Point Cook, Wyndham Vale, Williamstown, Sanctuary Lakes, Werribee, Leopold, Footscray, Sunbury, Hoppers Crossing, Melton, Kensington, Keilor, Essendon e Bundoora.
Si ritiene siano circa 2600 le famiglie i cui bambini risultano iscritti in questi centri durante il periodo in questione e tutte dovrebbero ricevere comunicazioni con istruzioni dettagliate.
Al momento la polizia ritiene che l’uomo non abbia commesso reati in altri centri e invita, chiunque abbia informazioni, a contattare Crime Stoppers.
Le autorità sanitarie hanno anche fatto presente che molti bambini potrebbero aver corso un moderato rischio di esposizione a malattie sessualmente trasmissibili, per questo il responsabile sanitario del Victoria, Christian McGrath ha raccomandato “che circa 1200 bambini siano sottoposti a test”.
Le autorità, tuttavia, non hanno voluto rivelare quali siano le malattie infettive in questione, ma hanno affermato che possono essere trattate con antibiotici.
La polizia ritiene che tutte le presunte violenze siano avvenute nello Stato del Victoria e che non esistano prove che suggeriscano il coinvolgimento di altri membri del personale.
Sebbene le autorità solitamente non commentino casi ancora in fase giudiziaria, hanno fatto un’eccezione dopo la revoca di un ordine di segretezza.
La premier Jacinta Allan, intervenuta sul caso, ha dichiarato che i genitori e gli educatori dei servizi per l’infanzia si sentiranno “sconvolti e nauseati” di fronte a queste accuse, aggiungendo che “le accuse contro questo singolo individuo non riflettono in alcun modo il lavoro svolto da tutto il settore (dell’educazione)”.
Al momento Brown si trova in custodia cautelare e dovrebbe comparire in tribunale il 15 settembre prossimo.