SAN SALVADOR - I difensori dei diritti umani criticano il nuovo mega-penitenziario di Tecoluca, nel Salvador, assimilandolo a un campo di concentramento, sia per l'alto numero di persone che vi saranno rinchiuse, sia perché saranno private di qualsiasi diritto.
Il governo di El Salvador ha infatti, annunciato il trasferimento di 2.000 detenuti nel nuovo complesso carcerario situato a Tecoluca, nel dipartimento di San Vicente, costruito per ospitare fino a 40.000 reclusi, e particolarmente i membri delle bande criminali con cui si stanno confrontando le forze di sicurezza salvadoregne nel quadro di uno stato di emergenza in vigore dal 27 marzo 2022.
Il presidente della repubblica, Nayib Bukele, scrive il quotidiano El Mundo, ha precisato che nella prigione, denominata ufficialmente Centro per il confinamento del terrorismo (Cecot), sono stati trasferiti membri delle bande Mara Salvatrucha e Barrio 18.
Dopo questo annuncio del presidente salvadoregno, è arrivata la levata di scudi sul carcere più grande dell'America Latina e tra i più grandi al mondo, che sta rapidamente diventando virale.
Alla struttura sono destinati 40mila degli oltre 64mila detenuti arrestati in base allo stato d'emergenza, in vigore dal marzo dello scorso anno, dichiarato dall'Esecutivo per la lotta contro le bande criminali. La mega-prigione dispone di un dispositivo di sicurezza con 19 torri di guardia e recinzioni elettrificate a 15.000 volt, integrate da 600 unità dell'esercito e 250 della polizia nazionale.