LA PLATA – È il kirchnerista Axel Kicillof il trionfatore della tornata elettorale di midterm della Provincia di Buenos Aires, la più grande dell’Argentina, con oltre 14,3 milioni di elettori, chiamati a scegliere 46 deputati e 23 senatori locali.

La coalizione peronista Fuerza Patria, con un risultato attorno al 47%, stacca di circa 13 punti La Libertad Avanza, e conferma la leadership di Kicillof come governatore, rendendo più facile il suo lavoro nei due anni che restano al suo mandato. 

Vince, Kicillof, e non solo contro il candidato di Milei, ma anche contro la resistenza interna del kirchnerismo. E ora la sua corsa continua, come possibile candidato a presidente nel 2027.

Per la prima volta, la Provincia di Buenos Aires ha separato le proprie elezioni da quelle nazionali. L’affluenza è attestata intorno al 62–63 %, una cifra contenuta se confrontata con votazioni passate, ma comunque superiore alla media delle Province che hanno separato le consultazioni locali dal calendario nazionale.

Nella fase finale della votazione, i principali candidati avevano fatto un appello alla cittadinanza affinché andasse al seggio. Juan Grabois, di Argentina Humana, ha invitato a “difendere la democrazia, che non sarà perfetta ma è la cosa migliore che abbiamo”, mentre la vicegovernatrice Verónica Magario ha sottolineato che, sebbene la giornata sia iniziata “lenta”, le percentuali di votanti “sono molto migliori del previsto”.

Da parte sua, il sindaco di Mar del Plata Guillermo Montenegro, de La Libertad Avanza, ha menzionato alcune complicazioni tecnologiche nella mattinata – per alcune ore il registro elettorale non ha funzionato – ma ha affermato che sono state corrette.

Queste elezioni sono considerate un test chiave per La Libertad Avanza e un momento determinante affinché il governatore Kicillof possa assicurarsi l’approvazione di leggi senza ostruzionismo nei due anni di mandato che restano.