BOLZANO - L’elicottero di Trentino Emergenza è stato messo a rischio dalla presenza di una fune tesa tra il Campanil Basso e il Campanil Alto nel Gruppo del Brenta.
I carabinieri della Stazione di Madonna di Campiglio, dipendenti dalla Compagnia di Riva del Garda, unitamente al personale del Nucleo Elicotteri Carabinieri bolzanino, stanno svolgendo indagini per far luce sull’episodio. Un elicottero di Trentino Emergenza, approssimandosi ad attraversare il gruppo del Brenta, diretto a Trento, giunto in prossimità del Campanil Basso (2883 m.) e del Campanil Alto (mt. 2937 slm) ha fortunatamente notato che vi era una fune tesa tra le due cime, con una persona sospesa nel vuoto, che la stava percorrendo. Vista la presenza della fune, l’elicottero è stato costretto a invertire la rotta e trovare un altro passaggio libero, per giungere a destinazione in sicurezza.
Quanto accaduto, vista la pericolosità della presenza della “slackline” per il traffico aereo, in considerazione sia dell’altezza dell’installazione (circa 300 metri dalla base delle cime) che della scarsa visibilità del cavo, è stato subito comunicato al Terzo Nucleo Elicotteri Carabinieri di Bolzano che il giorno dopo ha effettuato una missione di volo, con elicottero AB412, unitamente ai Carabinieri della Squadra di Soccorso Alpino di Madonna di Campiglio, finalizzata a verificare la presenza e la pericolosità del cavo. Proprio mentre i carabinieri stavano procedendo al sorvolo dell’area, hanno notato che alcune persone stavano rimuovendo la fune ma, a causa dell’asperità dell’area, che non permetteva l’atterraggio dell’elicottero, non sono riusciti ad identificarli.