MELBOURNE - Il governo statale ha rivisto la sua proposta originaria, presentata a dicembre, che prevedeva che alla fine del ciclo di vita degli impianti di riscaldamento o acqua calda a gas, si dovesse passare obbligatoriamente all’elettrico, con l’esclusione dei piani cottura a gas.

Le nuove regole introducono esenzioni per gli interventi troppo costosi o fisicamente inadatti, permettendo la riparazione degli apparecchi a gas guasti e la reinstallazione durante le ristrutturazioni. Inoltre, i proprietari residenti nella propria abitazione non saranno più soggetti all’obbligo di sostituzione dei sistemi di riscaldamento a gas.

L’entrata in vigore della normativa originale è stata posticipata da gennaio 2026 a marzo 2027.

Dal 1° gennaio 2027, tutte le nuove abitazioni e gli edifici commerciali – esclusi quelli industriali, manifatturieri e agricoli – dovranno essere costruiti completamente elettrici. Le proprietà in affitto e gli alloggi pubblici saranno soggetti a standard minimi di efficienza energetica, con obbligo di sostituzione di impianti a fine vita con pompe di calore o climatizzatori reversibili.

Il ministro per l'Energia Lily D'Ambrosio prevede un risparmio annuo fino a 520 dollari per le famiglie con impianti elettrici alimentati da solare. Le riforme dovrebbero ridurre il consumo annuo di gas di 12 petajoule entro il 2029 e di 44 PJ entro il 2035, coprendo l’85% del fabbisogno industriale previsto.

La premier Jacinta Allan ha definito le modifiche “una vittoria per famiglie, lavoratori e industria”. Dal canto loro, i Verdi hanno si sono epressi criticamente sul ritiro del divieto totale, sottolineando i benefici economici e ambientali dell’elettrificazione.