MELBOURNE – Alcuni hotel che sono stati finora impiegati per ospitare le persone in quarantena saranno utilizzati per i malati di COVID-19 meno gravi in modo da liberare posti letto nel sistema ospedaliero.
A partire da oggi l’albergo Pullman di Melbourne e il Mantra di Epping saranno convertiti in Medi-hotel, in collaborazione con i servizi sanitari di zona, Melbourne Health e Northern Health. Una volta pienamente operativi, i due hotel saranno in grado di ospitare circa 300 pazienti.
In una conferenza stampa tenuta venerdì il ministro facente funzione della Sanità James Merlino ha precisato che tutti i pazienti saranno sottoposti a valutazione medica prima di decidere che le loro condizioni siano compatibili con un loro trasferimento negli hotel. “Rimarranno sotto le cure dell’ospedale e saranno ancora considerati come pazienti ricoverati anche quando verranno trasferiti in un Medi-hotel”, ha aggiunto Merlino.
Il piano del governo Andrews era stato per la prima volta preso in considerazione la scorsa settimana in una riunione tra il ministro della Sanità Martin Foley e il responsabile facente funzione della sanità pubblica Ben Cowie, a fronte della grave crisi negli ospedali a causa del vertiginoso incremento nel numero di contagi e ricoveri dovuto al dilagare della variante Omicron.
A partire dalla prima settimana di gennaio il governo ha già ordinato la cancellazione di gran parte delle operazioni chirurgiche non urgenti, ma questa misura non è bastata per evitare che in alcuni dei nosocomi più affollati nell’area metropolitana di Melbourne il rapporto tra numero di infermieri e numero di ricoverati sia salito a otto a uno, il doppio rispetto al rapporto massimo raccomandato.
In quella stessa riunione, svoltasi martedì 4 gennaio, si è anche discusso dei forti ritardi nel rilascio dei risultati dei tamponi molecolari PCR, che impediscono spesso ai contagiati l’accesso a cure tempestive. Agli inizi di gennaio solo il 30 per cento dei pazienti ha potuto ricevere il risultato dei loro test PCR entro 24 ore, una percentuale che attualmente è salita al 50%. Secondo gli ultimi dati del ministero, inoltre, anche i tempi medi d’attesa per sottoporsi ai test si sono ridotti, da oltre due ore a circa mezz’ora.
“La cronica carenza di organico negli ospedali ha avuto come conseguenza un declino nella qualità dell’assistenza sanitaria. Il personale infermieristico è ormai esausto e riesce sempre più a fatica a far fronte alle esigenze dei pazienti”, ha detto il vicesegretario del sindacato della federazione sindacali del personale infermieristico e ostetrico del Victoria Paul Gilbert.
Il presidente dell’AMA, (Associazione dei medici australiani), il dottore Omar Khorshid si è detto preoccupato per la decisione di dirottare alcuni dei pazienti ricoverati per COVID in strutture alberghiere: “Se questi pazienti hanno ancora bisogno di cure dovrebbero rimanere in una struttura sanitaria, ed è evidente che questi hotel non sono strutture sanitarie. Questa iniziativa mi sembra in pratica un’ammissione che il sistema ospedaliero non è più in grado di far fronte a questa emergenza”.
In Victoria attualmente sono ricoverati in ospedale per a causa della pandemia oltre 980 persone, un numero che, però, secondo gli esperti sarebbe destinato ad aumentare di molto.