MILANO - Emis Killa, nome d’arte del rapper Emiliano Rudolf Giambelli, risulta indagato dalla Dda di Milano per associazione per delinquere nell’ambito dell’inchiesta Doppia Curva, condotta dallo Sco e la Squadra mobile di Milano. La notizia, anticipata dal Corriere della Sera, è confermata da fonti inquirenti.  

Al cantante, la questura di Milano ha notificato un provvedimento di Daspo per tre anni per il coinvolgimento con le attività del direttivo della tifoseria rossonera, emerso già nelle prime battute dell’indagine.

Era stato anche perquisito, da non indagato, il giorno dell’esecuzione delle 19 misure cautelari emesse nei confronti degli ultrà di Milan e Inter. 

Emis Killa avrebbe partecipato con altri a una delle presunte aggressioni nei confronti di uno steward dello stadio San Siro, colpito da uno schiaffo e un pugno da un ultrà rossonero, in occasione della partita di Europa League dell’11 aprile 2024, tra Milan e Roma. 

Questa svolta giudiziaria ha spinto il cantante a rinunciare al Festival di Sanremo, dove si sarebbe presentato per la prima volta. 

“Apprendo oggi dai giornali che sono indagato e, se questo corrisponderà al vero, sarà importante che l’indagine faccia il suo corso e la magistratura possa lavorare in serenità senza polemiche o pressioni e circhi mediatici”, ha scritto sui social, spiegando la decisione di voler “fare un passo indietro e non partecipare”.  

L’organizzazione del Festival fa sapere che il direttore artistico Carlo Conti prende atto del ritiro di Emis Killa, ma che i cantanti in gara a Sanremo restano 29. Il rapper non sarà rimpiazzato.